Gianfranco Ferré chiude anche l’ultimo stabilimento

Gianfranco Ferrè ha annunciato la chiusura dell’ultimo stabilimento italiano e l’intenzione di investire all’estero. È questo il futuro della famosa maison fondata nel 1978 dall’architetto Gianfranco Ferré. Un altro pezzo di moda italiana che lascia quindi il nostro Paese e cesserà l’attività. A darne l’annuncio è il Paris Group di Dubai, che ha acquistato il brand nel 2011.

L’azienda ci ha detto ufficialmente che intende disinvestire completamente in Italia, che l’attività per quanto li riguarda è cessata. Non li vediamo come interlocutori per una possibile salvezza. Ci hanno risposto che potranno anche valutare l’ipotesi di cessione del brand in futuro, ma oggi non ci sono i presupposti.

Ha commento Roberto Guarinoni della segreteria Filctem-Cgil di Bologna (come riporta il Messaggero). Ancora una volta il dramma nel dramma: da una parte uno dei simboli del Made in Italy è destinato a svanire, dall’altra moltissimi lavorati destinati a restare senza un impiego. Ricordiamo, inoltre, che di recente a Prato al Museo del Tessuto, è stata inaugurata la mostra La Camicia Bianca secondo me. Gianfranco Ferré, (in corso fino al 15 giugno 2014) che racconta la storia del capo icona dell’architetto scomparso nel 2007 a seguito di un’emorragia celebrale. È un percorso tra moda e architettura, attraverso i decenni più importanti della storia contemporanea italiana.

La notizia della chiusura di Ferrè, tra l’altro, arriva in un momento molto delicato: Versace ha annunciato di aver venduto una parte agli americani, Krizia è passata nelle mani dei cinesi, il gruppo francese LVMH ha comprato la Pasticceria Cova e Loro Piana l’estate scorsa. Nel fashion italiano di italiano sembra ormai esserci solo il nome, anche perché i nostri migliori creativi si mettono alla prova nelle grandi maison estere, pensiamo al recente debutto di Alessandro Dell’Acqua da Rochas.