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Abercrombie&Fitch accusato di razzismo in Francia, assume solo commessi belli
Prima l’ammissione di Abercrombie&Fitch di non fare capi di abbigliamento per forme un po’ troppo “abbondanti”, con la decisione pare di non far entrare taglie oversize nei suoi negozi. Poi l’accusa di razzismo in Francia: non è certamente un bel periodo per il noto marchio di moda!
Abercrombie & Fitch sta attraversando un periodo davvero difficile. Prima le accuse di discriminazione dopo aver ammesso di produrre solamente abbigliamento per modelle e modelli e dopo aver bandito tutte le altre taglie (pare anche che i buttafuori non facessero entrare chi non era filiforme, con tanto di proteste di blogger curvy indignate per l’accaduto!). E adesso altre accuse di razzismo, che arrivano direttamente dalla Francia.
Il marchio di moda, infatti, è sospettato di assumere solo commessi di bella presenza, discriminando di fatto tutti coloro che non hanno i requisiti fisici per poter lavorare con loro. La denuncia, secondo quanto riportato dal quotidiano Le Monde, arriva dal difensore ufficiale dei diritti umani Dominique Baudis, che ha già affermato di voler procedere ad analizzare i principi su cui si basa il reclutamento da Abercrombie & Fitch.
L’accusa è chiara:
Loro sembrano basare le loro pratiche di assunzione su criteri discriminatori, in particolare l’apparenza fisica.
Del resto chi è stato in un negozio Abercrombie & Fitch sa bene di cosa stiamo parlando, visto che i commessi son solo giovani aitanti di entrambi i sessi. E anche le campagna promozionali si basano sul fisico dei suoi modelli, palestrati e assolutamente perfetti. Modelli che attendono a dorso nudo i clienti davanti ai negozi parigini.
Una politica chiara del gruppo, che potrebbe però costare molto caro!
Foto | da Flickr di perspective
Via | Businessoffashion