Beauty
Skin fasting, la cura della pelle arriva dal Giappone
Secondo il libro The Japanese Skincare Revolution, si dovrebbe far digiunare la propria pelle negandole l’idratante una volta a settimana: vi va di provare?
In questo periodo dell’anno, con il cambio di stagione e l’arrivo dell’autunno, è facile che la pelle del viso appaia un poco più spenta e ingrigita; con l’umidità e la nebbia date dall’escursione termica di questo mese di Ottobre e l’allarme inquinamento delle città italiane, è possibile che appaia anche qualche antiestetico brufoletto, che potrebbe dare un colpo notevole al nostro umore.
In questi casi è bene reagire con un bello scrub delicato e una maschera rigenerante per la pelle del viso ma, se anche la beauty-routine settimanale non dovesse funzionare, una soluzione arriva dal Giappone: si chiama skin fasting, letteralmente digiuno della pelle.
La tecnica, se così può essere definita, è stata promossa da un libro pubblicato qualche anno fa da una dottoressa giapponese, Chizu Saeki, che in The Japanese Skincare Revolution promuove tutti gli accorgimenti che mantengono la pelle delle orientali trasparente e meravigliosamente eburnea come siamo abituati a vederla in foto.
Oltre alla routine abituale che bisognerebbe instaurare per la cura della propria pelle, con la scelta dei detergenti e degli struccanti più adatti, l’uso del tonico non alcolico (ottima l’acqua di rose, da fare anche in casa) e l’idratante da cambiare stagionalmente a seconda delle esigenze, l’argomento più interessante del libro è proprio lo skin fasting: un detox facilissimo ed economico che aiuta la pelle a ristabilire automaticamente l’elasticità naturale dei suoi tessuti.
La pelle si abitua naturalmente alla ricezione di cosmetici ed è facile che assorba meno bene i principi attivi del proprio idratante da giorno o da notte già dopo meno di un mese dall’utilizzo; lo skin fasting consiste nel mettere a digiuno la propria pelle per almeno un giorno a settimana, cominciando dalla sera prima di andare a letto con la negazione dell’idratante tanto agognato.
Skin fasting: il procedimento di detox per la pelle
Dopo essersi struccate bene, si sciacqua il viso con acqua normale (attenzione alle zone d’Italia dove l’acqua di rubinetto è molto calcarea, perché la pelle potrebbe seccarsi troppo; in tal caso sciacquate con acqua micellare certificata bio) e si tampona con l’asciugamano. Niente idratante e via a letto: la mattina successiva si sciacqua a malapena il viso con l’acqua e si lascia la pelle libera e senza cosmetici per le successive ore. Avete seguito lo skin fasting.
In questo modo la pelle è “costretta” a regolarizzare da sola la produzione del film idrolipidico che la protegge: inizialmente potrebbe tirare e dare fastidio per via della mancanza di idratazione esterna, quindi la raccomandazione è quella di bere molta acqua per reidratare dall’interno.
La raccomandazione è di procedere allo skin fasting almeno una volta al mese per ricompattare naturalmente la pelle del viso (e anche del corpo, se si estende la superficie di azione e si elimina la crema dopo la doccia), ma c’è anche chi vi si dedica una volta a settimana: vi va di provare?
Via | DiarioBio, MiraiClinical