Rick Owens libera l’uomo da tutto (ma proprio tutto!) alla Parigi Men Fashion Week

Rick Owens lo aveva detto: la sua sfilata della Paris Men Fashion Week di Gennaio 2015 non sarebbe stata affatto convenzionale, ma d’altronde lo stilista americano ci ha abituato a colpi di testa notevoli. Nel mondo della moda, poi, funziona come nella medicina: ad un certo punto ti abitui a tutto e non ti stupisce più nulla delle provocazioni gratuite, siano trampoli o gli ormai sdoganatissimi capezzoli in vista.

Poi l’inaspettato arriva e ti colpisce come una mazza sugli occhi: ed è la passerella di Rick Owens, che manda a sfilare una collezione autunno inverno 2015-2016 splendida nei colori e nell’idea quasi femminile dei maximaglioni, ma con qualche apertura di troppo nelle zone dove di solito il sole non arriva a battere.

Avete capito bene: nella collezione autunno inverno 2015-2016 di Rick Owens si è liberato tutto, ma proprio tutto, e si è visto ampiamente negli implacabili scatti di cronaca dei professionalissimi fotografi presenti alla sfilata. Impossibile, d’altronde, non notare certi dettagli: l’occhio tendeva a cadere proprio lì, sui buchi liberatori e sugli esperti tagli che rivelavano l’inedita provocazione “open” operata da Rick Owens su quattro modelli della sua linea uomo.

E dire che la collezione di per sé non è stata nemmeno malvagia, per quanto sempre aderente all’idea molto concettuale e al tempo stesso essenziale dello stilista americano che le ha dato il nome di “Sphinx“: il nero e il cammello sono i colori protagonisti, le linee fluide accarezzano il corpo, i tagli riescono ad ingentilire ed irrigidire al tempo stesso le creazioni di Rick Owens. Non è moda per tutti, logicamente, è solo per chi la sceglie e la sa portare. Ma l’ubi maior è implacabile e in questo caso parliamo di una maior che implica una caduta in fallo.

Rick Owens, la sfilata a Parigi Men Fashion Week

Le reazioni alla sfilata libera-peni di Rick Owens non si sono fatte attendere. La collezione è stata rinominata “DickOwens” o “FreeWilly” e i commenti più o meno sguaiati sono arrivati anche da parte dei fashion editor attorno al mondo che non hanno resistito a giocare con i titoli dei loro articoli. D’altronde è così: nella moda uomo stupire è più difficile, ma quando si sfoderano le doti nascoste è impossibile resistere.