Le sfilate di moda viste da una fashion blogger: Francesca Ortu di Reporter in Mode

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Vi siete mai chiesti com’è la giornata di una fashion blogger durante la settimana della moda di Milano? Noi la immaginiamo frenetica, sempre di corsa, con il telefonino e la macchina fotografica sempre in mano, pronti a scattare fotografie che poi vengono pubblicate immediatamente sui social. Insomma, un tour de force glamour tra sfilate, attese, personaggi famosi e tanti look da ammirare, sulle passerelle, e da indossare.

Per capire come viene vissuta una Settimana della Moda dalle fashion blogger, abbiamo voluto intervistare per voi Francesca Ortu di Reporter in Mode. Ecco cosa ci ha raccontato!

Come si prepara una fashion blogger in vista di sfilate tanto importanti come quelle di Milano?

Bisogna considerare che molti inviti arrivano all’ultimo momento. Questo non permette mai di potersi organizzare sufficientemente tempo prima per la settimana della moda. Spesso mi ritrovo ad organizzarmi la settimana prima, o addirittura i giorni prima dell’inizio.
Io devo tener a bada l’umore: iniziare con l’organizzazione del tutto mi mette una tale gioia e felicità che mi ritrovo ad aver la testa fra le nuvole.

Come decidi i look: sono tutti decisi tempo prima o ci si lascia ispirare all’ultimo minuto?

I look sono per la maggior parte decisi tempo prima, almeno quelli più importanti e impegnativi. Spesso però anche per quelli mi lascio ispirare. Dopo averli indossati, se c’è qualcosa che non mi convince o che non mi piace abbastanza la cambio, in base proprio all’ispirazione del momento.
Gli altri invece sono puramente ispirazione, dettata da ciò che ho voglia di indossare il giorno stesso.

Com’è la giornata tipo di una fashion blogger alle sfilate?

Di corsa, perennemente! Si corre tutto il giorno, tra sfilate, presentazioni ed eventi. Mi alzo la mattina presto, in base a l’orario delle prime presentazioni/sfilate. Caffè, necessario per iniziare una giornata impegnativa fuori casa e ci si inizia a preparare. In questi casi non amo la fretta, preferisco fare con calma, anche se tra una cosa e l’altra il tempo vola. Da qui “il tempo è denaro”, ed è realmente così. Inizia una vera e propria corsa, con telefono in una mano e calendario nell’altra.

Come organizzi gli spostamenti tra una sfilata e l’altra e come gestisci i “ritardi fashion” che immancabilmente caratterizzano ogni sfilata?

Mi sposto principalmente con tram e metropolitana, anche se alle volte, per necessità, mi trovo a dover prendere i taxi.
I ritardi fashion li gestisco facendo pubbliche relazioni, con amici o conoscenti, che ritrovo puntualmente alle sfilate. O, perché no, facendo dei selfie, che, si sa, nel mio lavoro non sono mai abbastanza.

Cosa ti aspetti quest’anno dalle sfilate?

Mi aspetto dei look che rappresentino sempre più la donna, quella vera! Quella che deve andare al supermercato a fare la spesa, che deve fare benzina oppure portare i figli a scuola. Pratica, ma pur sempre cool ed elegante. Una donna da tutte le occasioni, sensibile e sognatrice, ma allo stesso tempo forte, come solo noi donne sappiamo essere.

Raccontaci 3 aneddoti curiosi legati alle sfilate.

La prima è relativa al fuori le sfilate: sono stata fermata da un fotografo che mi ha chiesto di potermi fare delle fotografie alle scarpe che portavo.

La seconda è che non sempre alle sfilate si incontrano persone che se la tirano come siamo abituati a pensare. I nomi importanti del settore moda sono pur sempre persone comuni e da tali fanno i complimenti alle sfilate quando incontrano qualcuno degno di tali. Simone Guidarelli mi ha fatto i complimenti alla sfilata di Vivienne Westwood lo scorso gennaio.

La terza: Elenoire Casalegno mi ha chiesto un selfie!!! (Lo ammetto, glielo avevo chiesto io prima, ma stava parlando e mi ha raggiunta dopo per la fotografia).

Noi ringraziamo Francesca Ortu per la bella intervista, mentre voi la potete seguire sul sito Reporter in mode, ma anche sui canali Facebook, Instagram (@reporterinmode) e Twitter del blog. Francesca è anche fashion editor per Milano Arte Expo.