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Niente più pubblicità di Dolce e Gabbana su ‘L’Espresso’

La questione finanziaria probabilmente si risolverà con la solita, armonica discrezione. Dolce e Gabbana, stanati dal fisco implacabile per aver evaso la bellezza di 90 milioni di euro, sistemeranno tutto, ma non l’hanno affatto presa bene. Specialmente nei confronti del settimanale che ha rivelato la notizia, L’Espresso. I due stilisti, infatti, hanno precipitosamente deciso di stracciare i contratti pubblicitari con la rivista, ritenendola ovviamente responsabile di screditare la maison. Una sorta di capricciosa ripicca che Gad Lerner sul suo blog sintetizza così: “I giornali ci vanno bene solo quando leccano il culo agli stilisti e magnificano le loro sfilate. Ma se dicono verità scomode, boicottaggio!”.
Il problema nasce più a monte e tocca l’eterno rapporto moda-riviste: settimanali e quotidiani sono invasi da pubblicità di borse, occhiali, giacche o stivaloni, per non parlare dei mensili-mattone che per pochi euro vi regalano una quintalata di pagine (di cui più della metà pubblicità). A volte ad esagerare sono i giornali, come nel caso di Carla Vanni, ex direttrice di Grazia, sospesa per due mesi dall’ordine dei giornalisti per aver marchiato pesantemente un numero della rivista dallo stile Giorgio Armani.
Ora la situazione si inverte, D&G provano a fare i preziosi. Chissà quali sono i confini tra cortesia ed arroganza.
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