Abbigliamento
Tezeniz Vanity show: il primo reality dell’intimo fa tappa nel Sud Italia.

Tezenis Vanity Show è alla metà dell’opera, ma può già dirsi un grande successo. Stiamo parlando del primo reality show dell’intimo, che ha invitato partecipanti di ogni sesso ed età, senza alcun requisito professionale, a mettersi in gioco con un unico imperativo: farsi fotografare con il proprio intimo preferito. Alla fine della fiera una grande occasione potrebbe premiare gli intrepidi modelli per un giorno: la pubblicazione sulla prestigiosa vetrina di Vanity Fair.
L’intuizione di coniugare la potenza del voyeurismo televisivo (con monitor che proiettano il servizio fotografico all’esterno e all’interno dei punti vendita Tezenis) e la seduzione di uno scatto (in) intimo nasce dallo studio di comunicazione del gruppo Tezenis, marchio giovane ma di grande modernità nato da una costola della famiglia Calzedonia.
Dopo la tappa del 4 ottobre a Napoli, l’evento ha fatto scalo sabato 11 a Bari, travolta con grande entusiasmo dell’addetto stampa Silvia Viterbo da suggestioni glamour. Quest’ultima ha condiviso con noi la percezione di una grande festa, dallo spirito cool e goliardico insieme, che ha visto scendere in via Sparano una marea umana. Ad animarla un grande divertimento nell’interpretazione del proprio intimo, ma senza rinunciare alla raffinatezza. C’è chi ha posato con i cani, chi si è distinto in pose da vip pur avendo una giovanissima età, persino un poliziotto si è gettato nella mischia.
E il merito va tutto al fotografo Luca Babini, che dopo aver immortalato con i suoi scatti prestigiose celebrities internazionali ha prestato la propria collaborazione con Vanity Fair in questo evento tutto italiano. Lo abbiamo fermato per un bilancio intermedio su quest’esperienza, che il 18 ottobre approderà a Palermo e il 25 a Roma.
Qual è l’identikit del partecipante medio al primo reality dell’intimo? C’è una percentuale più alta di timidi o sfacciati?
Né l’uno né l’altro. Abbiamo riscontrato un’alta percentuale di persone a loro agio… in mutande (ride ndr). La trovo positiva come cosa.
A parte la voglia di mettersi in gioco c’è chi nutre delle speranze concrete in questo concorso?
Guarda, io penso che la fotogenia di una modella spesso non abbia nulla a che fare con la bellezza delle persone normali. Due o tre ragazze che ho visto a Bari potrebbero lavorare come modelle. Molte persone potrebbero lavorare a teatro o come attori di cinema, perché hanno una personalità forte. In ogni caso un bel mix.
C’è stato qualche partecipante che ha alzato notevolmente l’età media?
Purtroppo la persona meno giovane era una signora di 60 anni, ma a Napoli. Vorrei vedere più persone anziane, ma è una generazione per cui mettersi in mutande non è così facile.
Mi sai già dire quante persone pensate di pubblicare su Vanity Fair?
Siamo stati colti di sorpresa, ci sono state molte più adesioni di quante ci aspettavamo. Può darsi che il servizio esca in due puntate se abbiamo più spazio. Poi è difficile fare una stima, siamo solo alla metà del lavoro. Dovessimo fare 200 persone su Vanity uscirebbe solo per questa manifestazione.
Progetti per il futuro di Tezenis Vanity Show?
Credo che poi ci sarà una mostra, forse un libro. Insomma, l’evento avrà le gambe lunghe.
Fashionblog ringrazia Luciano di Tvblog per il post e la galleria!