
Conosciamo (o magari pensiamo di conoscere) la vera anima od essenza (scegliete voi) di Opening ceremony, quella sua eterna sete di nuovo che lo porta, anzi lo sospinge a battere ogni volta sentieri poco noti, ad esplorare regioni quasi sempre sconosciute ed a confrontarsi così con culture diametralmente opposte a quelle occidentali.
Per la prossima primavera-estate il marchio guarda infatti all’estremo oriente. Alla lontana e misteriosa Corea, impiegando nella sua ultima collezione il Pjagi, mentre su stoffe e disegni vola, bianco e nero, anche l’uccello simbolo dell’intera nazione: la gazza.
Con i suoi colori sgargianti, i suoi richiami etnici e le sue suggestioni asiatiche, la collezione Opening Ceremony primavera-estate 2014, ci offre sicuramente volumi lievitati ed avvolgenti, tinte vibranti e forti, ma anche linee del tutto severe e mistiche, blu e neri integerrimi, rigori orientali, chiamiamoli così, che sanno convivere anche con il chiasso, l’accendersi del rosso, l’esplosione della vita nelle grandi ed un tempo favolose metropoli dell’antico Oriente.
Opening ceremony uomo p/e 2014