
Un cielo vasto, azzurro e sottolineato, a tratti, da geometrie colorate ma rigorose. Del resto gli stessi Florian Luger e Tim Schuhmacher, i modelli scelti da Dior Homme per il suo sempre atteso, sempre invocato catalogo primavera estate 2014, diventano, almeno per certi versi, almeno in certi momenti, veri quadri in movimento. Oggetti d’arte.
Un’arte naturalmente astratta che si colora prevalentemente di rosso e di blu. Ora il pennello cade capriccioso, ma volitivo su una camiciola (a volte anche solo sul colletto), ora su una cravatta a cui non manca certo spirito e coraggio, ora su un intero e forse troppo impegnativo giaccone, ma con questa collezione Kris Van Assche, si sa, ha voluto sicuramente aggiungere al suo rigore nordico una nota più bizzarra.
Un’accensione che trova nell’arte d’avanguardia del secolo scorso, in pittori che hanno fatto la storia come Kandinky o Mondrian, un’ispirazione colta e sorprendente.
L’ astrattismo di Dior Homme primavera estate 2014
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