
A perfume flask of "Chanel N°5" is displayed at Tokyo palace exhibition on May 3, 2013 in Paris. AFP PHOTO / ERIC FEFERBERG (Photo credit should read ERIC FEFERBERG/AFP/Getty Images)
Si dice che nel mondo ogni trenta secondi venga venduta una boccetta di Chanel n° 5. Da novantun anni questa fragranza è di certo la più conosciuta e forse anche la più amata a livello globale. Oggi, però, le cose potrebbero cambiare. Anzi, potrebbe essere proprio il profumo stesso a doverlo fare. Il motivo sarebbe la presenza di un ingrediente nella sua composizione che la Commissione Europea sta valutando di bandire dal mercato.
Così facendo si vieterebbe il commercio di un’altra decina di fragranze più o meno note per come le abbiamo conosciute fino ad ora. Le conseguenze dell’approvazione delle nuove norme, quindi, sarebbero tutto fuorché minime e questa scelta, per quanto non ancora avvenuta, sta già destando molta preoccupazione tra gli addetti ai lavori. Preoccupazione mista a disaccordo, ovviamente.
Il disaccordo nasce dal fatto che i composti aromatici in odor di divieto non siano nocivi di per sé, ma, stando ai rilievi della Commissione Europea, potrebbero esserlo per i consumatori affetti da allergie. Ed è proprio loro che le nuove norme europee mirerebbero a proteggere. Anche se, dati alla mano, solo meno del 3 % della popolazione è allergico ai profumi e manifesta gonfiori e arrossamenti quando ne entra in contatto.
Le essenze finite nel mirino europeo sono molteplici ma fra queste possiamo citare le più in voga come la cumarina, estratta da numerose famiglie di vegetali, o l’eugenolo, parente stretto dell’olio di garofano. La Commissione sarebbe in procinto di vietare anche il citrale, derivante dal limone e dal mandarino, così come l’antranolo e il chroroantranolo, coppia di muschi utilizzati per dare intensità ai profumi in vendita.