
NEW YORK, NY - NOVEMBER 06: Proenza Schouler designers Lazaro Hernandez and Jack McCollough attend the WSJ. Magazine's "Innovator Of The Year" Awards 2013 at The Museum of Modern Art on November 6, 2013 in New York City. (Photo by Dimitrios Kambouris/Getty Images)
Proenza Schouler parzialmente in vendita? Sembrerebbe proprio di sì. Stando a quanto riportato dai soliti beneinformati del mondo della finanza e della moda che vanno a braccetto, il marchio fondato nel 2002 da Lazaro Hernandez e Jack McCollough starebbe pensando di vendere il 40 per cento delle quote al gruppo LVMH, la holding francese specializzata in beni di lusso che fa capo a Bernard Arnault.
Il marchio americano ha visto crescere l’interesse attorno alle sue creazioni nel corso dei suoi dodici anni di vita, fino a firmare collaborazioni prestigiose come il make up con MAC Cosmetics, le capsule collection a tema surf e a vestire moltissime celebrità anche sui red carpet e durante i photocall più attesi negli eventi internazionali, come Jennifer Lawrence alla festa del cinema di Roma 2013.
I soliti rumors sostengono che l’interesse del gruppo LVMH per Proenza Schouler nasca dalla passione per il lavoro dei due stilisti mostrato da Delphine Arnault, la figlia del patron Bernard, che lo scorso anno si lasciò scappare un commento che ad oggi suona come una profezia:
Amo quello che fanno. Hanno un talento incredibile, guardate i tessuti. Stiamo seguendo il loro lavoro da qualche tempo.
Uno studio attento, a quanto pare, per accaparrarsi uno dei brand più amati dal mondo della moda contemporanea americana: e dire che nel corso della breve vita di Proenza Schouler sono già state parecchie le giravolte finanziarie di vendita a seconda dei gruppi maggiori d’acquisto, a partire dal Valentino Fashion Group che iniziò la fortuna dei due stilisti nel 2007, fino al 2011 quando il gruppo Permira, dopo aver acquisito il VFG, vendette il marchio a Andrew Rosen di Theory. Con tutta probabilità LVMH acquisirà proprio le quote di Proenza Schouler attualmente nelle mani del gruppo di Rosen, che si attestano proprio al 40 per cento.
Via | WWD