
Prada non rappresenta un universo, ma un insieme di universi – di paralleli, di alterità, di alternative. La sua profondità creativa rende impossibile una semplice classificazione perché Prada esiste su molteplici livelli, e in altrettante interpretazioni. Il respiro culturale di tutte le collezioni e la complessità insita in ognuna richiedono infatti un’analisi più approfondita. Il progetto 365 rispecchia questa varietà e ricchezza di temi ed è una campagna pubblicitaria come metaverso, in cui ogni identità visiva presenta un microcosmo di Prada. Ognuna è originale, vera, reale.
La più recente evoluzione del progetto 365 racconta sei nuove identità visive attraverso le fotografie di Willy Vanderperre, il cui punto di vista è il filo conduttore di tutte le diverse realtà e le riconduce all’inconfondibile estetica Prada. Il cast è una combinazione di modelli che ci induce a riflettere; li riconosciamo, come déjà-vu o doppelgänger. I loro volti – come l’obiettivo di Vanderperre, come l’estetica di Prada – oltrepassano i confini di questi universi “altri”.
Per l’Autunno/Inverno 2017 viene inoltre adottata una prospettiva cinematografica. Il cinema è una finestra su mondi alternativi, su scene immaginarie. Inquadrando ciò che è illusorio e presentandolo a un pubblico, lo si reinventa. E la fantasia diventa una nuova realtà. La campagna si sviluppa attraverso momenti che sembrano tratti da scene di film. Il
primo, è una pièce de chambre, un’opera teatrale da camera dalle inquadrature strette, intime e seducenti. Attirando lo spettatore in un pas de deux molto personale con le modelle, ‘Pièce de Chambre’ ripropone l’intensità delle scene che si susseguono in un dramma da camera. L’accento è sul personaggio, sul gesto minimo che esprime un significato profondo. Rappresentazione cinematografica di una dimensione molto personale, rispecchia il senso di vicinanza e intimità che ha caratterizzato la sfilata donna autunno inverno 2017 2018.
Il secondo, ‘Affiches’, riprende la scenografia dello spazio della sala sfilata autunno inverno 2017 2018 e le sue pareti coperte da finte locandine cinematografiche. Sono manifesti che aggiungono un ulteriore livello, in cui Kris Grikaite e Manuela Sanchez vengono reinventate nel ruolo di eroine di un ideale lungometraggio Prada, attraverso ritratti nitidi e grafici. Sinceri.
‘Chiaroscuro’: luce e oscurità, ispirate alla pittura rinascimentale ma trasposte sul grande schermo. Fatto di immagini scattate in un giardino – un paesaggio rigoglioso che segna il passaggio dal mondo interiore a quello esterno – questo frammento di una nuova identità visiva presenta i look dell’Autunno/Inverno 2017 in un contesto singolare, pieno anche di ombre. Qui la femme Prada è fatale.
Un altro genere di racconto viene invece sviluppato da Mise-en-Scène’ e ‘Viewfinder’, che rimandano entrambi alla costruzione dell’immagine anziché alla sua fantasia e
ridimensionano queste realtà alternative contribuendo però anche a organizzarle. Mise-en-Scène si concentra sui protagonisti sia maschili sia femminili, ponendo l’attenzione sugli accessori di stagione o sui ritratti; Viewfinder allude ad azioni che stanno per verificarsi, con i modelli immortalati mentre guardano altrove, verso avvenimenti che non vediamo. Viene così rivelato un altro aspetto, un ulteriore punto di vista della collezione Autunno/Inverno 2017.
Il capitolo conclusivo è ‘Dénouement’, dal francese dénouer, ‘snodare’. L’ultimo atto, il finale in cui i fili della trama si riallacciano tutti e ogni nodo viene chiarito e sciolto. La conclusione qui è una fantasia. Davanti ai nostri occhi scorrono i tanti volti, la molteplicità di livelli delle diverse identità di Prada, fino a creare una sorta di fantasia invernale. Naturalmente si tratta di un artificio, una visione prodotta direttamente dall’immaginazione. Ma grazie a queste moltitudini, a questo multiverso, adesso possiamo crederci.