
MILAN, ITALY - JANUARY 11: A model walks the runway at the Ermenegildo Zegna Fall/Winter 2019-2020 fashion show during Milan Menswear Fashion Week Autumn/Winter 2019/20 on January 11, 2019 in Milan, Italy. (Photo by Victor VIRGILE/Gamma-Rapho via Getty Images)
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Una collezione forte e di grande impatti. L’uomo di Zegna per l’ autunno-inverno 2019-2020 non parla solo di sé, ma della nostra società. Ecco perché la maison creativa, guidata da Alessandro Sartori, ha ambientato la sua sfilata alla Stazione Centrale di Milano, location simbolo di un mondo in movimento.
“Un luogo di arrivi e partenze, ma anche di integrazione e di accettazione delle diversità”
Ha spiegato il direttore creativo.
“Ho messo in primo piano consapevolezza e responsabilità in tutte le fasi del processo creativo: dalla produzione dei tessuti alla definizione di nuove categorie di abbigliamento, fino all’allestimento della sfilata in un luogo così significativo”.
Il tutto guidato dallo slogan #UseTheExisting: la collezione è quasi interamente realizzata con tessuti di lana, cashmere e nylon creati con tessuti riciclati, ma soprattutto riciclabili. Questi filati nascono da quel 25% di materiali che vengono solitamente sprecati durante le fasi di lavorazione e che sono stati recuperati, separati, grattati e ricostruiti per dar vita a nuovi materiali che sono sia rigenerati sia rigenerabili.
L’uomo Zegna sovrappone gli stili; si possono dunque ammirare giacche in gabardine di lana con i revers grafici, i bottoni nascosti, abbinate a pantaloni cargo stretti da ghette. Via libera anche al bomber che ha i revers come le giacche. Interessante anche il nuovo abito che abbina pantaloni cargo a un giubbino.
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