
Contributi INPS? Ecco cosa devi sapere - www.fashionblog.it
Diversi sono le agevolazioni fiscali che sono state attivate anche per questo 2025, e alcune di queste andranno ad arricchire le buste paga di molti italiani.
Stando alla Legge di Bilancio 2025 ci sono diversi aiuti che verranno elargiti a diversi nuclei familiari quanto anche a singole persone che ne hanno diritto. C’è però un partito di Governo che vuole proporre un ulteriore disegno di legge per cambiare alcune cose.
Una vera e propria sorta di flat tax del 5% sugli stipendi, anche per guardare all’esonero dei contributi INPS. Vediamo insieme di cosa si tratta nel dettaglio.
Esonero Inps: possibile?
Esonerare dai contributi INPS sarebbe un qualcosa che tutti desiderano, anche se in realtà non è possibile per tutti i cittadini, ma c’è un partito di Governo che vuole proporre un qualcosa di diverso, ovvero due misure chiare, quale una flat tax al 5% sul reddito da lavoro dipendente per i giovani under 30 e l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali per i primi tre anni.
È possibile attuare questo? Sì perché si vuole portare a incentivare l’occupazione giovanile, come anche ridurre il costo del lavoro e rendere più attrattivo il mercato italiano per i giovani, che sono sempre più in fuga all’estero perché non trovano l’Italia “un paese ricco di lavoro”. La proposta in cosa consiste?
Ecco un’ipotesi legge
L’ipotesi è quella di dare ai giovani under 30, con contratto di lavoro subordinato, sia a tempo determinato che indeterminato: per loro andrebbe applicato un regime fiscale agevolato, specie se si percepisce un reddito annuo lordo non superiore a 40.000 euro. In questo modo, l’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali sarebbe fissata al 5% massimo.

Insieme a questo, si prevede anche l’esonero totale dai contributi previdenziali per i primi tre anni di contratto. La domanda che ne segue è: cosa comporta allo stipendio di un giovane lavoratore tutto questo? Di certo, un aumento per il valore del suo stipendio netto e quindi la possibilità di percepire di più in busta paga non guardando più alle tasse da pagare. Dall’altro lato anche le imprese ne andrebbero a guadagnare.
Nello specifico, queste beneficerebbero della riduzione del costo del lavoro, perchè l’assenza dei contributi previdenziali per tre anni rappresenta un risparmio diretto per l’azienda. Ma, come dicevamo all’inizio, si tratta di un tipo di riforma e proposta legge che attende ancora la sua discussione con le parti sociali quanto anche con le altre parti di Governo.