
Aumenti di stipendio in arrivo - www.fashionblog.it
Aumenti in busta paga in arrivo per i cittadini italiani? A quanto pare sì, ma è necessario capire a chi sono destinati e in che valore si concretizzeranno.
Saranno quasi 600mila i dipendenti che avranno un aumento di circa 172€ ma solo se fanno parte di un determinato e specifico settore lavorativo. Cerchiamo di capire insieme di quale si tratta e, dall’altro lato, anche in che modo avranno ed otterranno questo aumento.
Un’attenzione particolare è stata riservata ai lavoratori di questo settore. Ma perché a loro e non anche ad altri? Cerchiamo di capire insieme.
Settore sanitario: aumenti previsti in busta paga
Un possibile quanto probabile aumento in arrivo in busta paga per alcune categorie di lavoratori di un determinato settore. Stiamo parlando del nuovo CCNL Sanità che è propenso a prevedere degli aumenti mensili, che si aggirano intorno ai 172€ e lo saranno per tutte e 13 le mensilità. Aumenti che interesseranno circa 580mila dipendenti del comparto sanitario.
Un fondo da 1,784 miliardi di euro sarebbe stato stanziato allo scopo di assicurare un incremento economico delle retribuzioni spettanti ad infermieri, tecnici, operatori socio-sanitari e personale non dirigente. Da tempo in molto lo aspettavano ma, dall’altro lato, erano in pochi davvero a crederci.
Lo dicevamo all’inizio: sarà un incremento mensile di circa 172,37 euro per tredici mensilità, ovvero il 6,8% in più rispetto alle retribuzioni attuali. Una maggiore attenzione è stata data alle indennità del pronto soccorso (circa 175 milioni di euro) portando così, anche in generale, ad un aumento dello stipendio base di circa 135€.
Non tutti sono soddisfatti
Dall’altro lato, però, ciò che non è stato effettivamente salutato con entusiasmo sono gli aumenti dati alle indennità: solo 15.66€ per quella degli infermieri, 6.52€ come adeguamento per l’indennità di chi lavora al pronto soccorso e 15.22€ per il salario accessorio.

“L’Aran, con la disinvoltura di un prestigiatore esperto, racconta una versione sempre più raffinata della realtà economica del contratto; nelle sue acrobazie statistiche insiste nel dire che il contratto è vantaggioso, parlando di un aumento medio di 172 euro per gli infermieri” – spiega, in modo amareggiato, Antonio De Palma, presidente Nursing Up.
Una situazione che, come dicevamo all’inizio, non fa assolutamente piacere nella sua totalità a chi svolge questo lavoro. Si tratta di un aumento sì, ma che non va a soddisfare pienamente tutto ciò a cui il singolo operatore sanitario, ogni giorno del suo lavoro, va incontro. Una situazione che, comunque, sembra non volersi fermare qui.