
Rafia blonde, Angelina Jolie e Bella Hadid ( Fonte IG @festivaldecannes ) - fashionblog.it
Il “rafia blonde” è il colore di tendenza dell’estate 2025: un biondo caldo ispirato ai materiali naturali, già scelto da molte star a Cannes.
L’aria di Cannes ha fatto da sfondo a un ritorno alla semplicità naturale con un tocco di eleganza calda e terrosa. Tra i beauty look più fotografati del red carpet, il nuovo biondo che si sta facendo largo tra le tendenze è stato ribattezzato “rafia blonde”, una sfumatura luminosa e naturale che prende ispirazione dai colori della sabbia e delle fibre vegetali. È già stato visto su volti noti come Angelina Jolie, Bella Hadid e Romee Strijd, che hanno dato vita a questa nuova corrente estetica all’insegna della morbidezza, dell’armonia e della luce.
Il significato del rafia blonde: un colore che racconta l’estate
La definizione di questa nuance è stata proposta dal parrucchiere Tom Smith, che ha voluto trasmettere, anche nel nome, un’idea di bellezza organica, con una palette che spazia tra il biondo dorato, il miele e leggere pennellate di castano sabbia. Il colore non è uniforme: ha una tessitura morbida, viva, fatta di contrasti sottili che ricordano proprio i filamenti della rafia. La scelta non è casuale: la rafia, materiale grezzo e naturale, è simbolo di un’eleganza artigianale e senza tempo.
Alessio Cristaldi, tecnico colorista del salone Toni&Guy Milano Monti, ha dichiarato che questo tipo di schiaritura si adatta perfettamente alle chiome già chiare o medie e sarà uno dei colori guida dell’estate 2025. Il suo punto di forza è l’effetto “sun-kissed”, che restituisce al viso un riflesso caldo, come dopo una giornata al mare. Non si tratta di una colorazione appariscente: è un equilibrio tra spontaneità e cura, tra attenzione ai dettagli e voglia di libertà.

Il “rafia blonde” si allontana da look costruiti o pieni di contrasti. Ha un’impronta quasi rilassata, senza perdere il suo impatto visivo. A differenza delle tendenze freddissime del passato, questo tono si inserisce in un movimento estetico più morbido, legato al ritorno alla terra, alle texture materiche, ai toni del tramonto.
Come si ottiene e come si mantiene questa nuova tendenza
Per realizzare un buon “rafia blonde” è necessario un lavoro di sfumature personalizzate. Non esiste una formula universale, perché ogni base ha le sue reazioni e ogni volto ha il suo equilibrio cromatico. Si parte spesso da una base castano chiaro o biondo scuro, su cui si lavora con balayage leggeri, riflessi tono su tono, evitando contrasti netti. Importante l’uso di tonalizzanti neutri o dorati per evitare viraggi eccessivi sul giallo.
La manutenzione è un punto chiave. Questo colore, per quanto naturale, è fragile. I filtri UV, soprattutto nei mesi più caldi, diventano fondamentali. I bagni di colore gloss sono consigliati almeno una volta al mese per ravvivare la luce e armonizzare i riflessi. In salone, i trattamenti reidratanti post-sole aiutano a mantenere la struttura del capello morbida, senza increspature.
A casa, è preferibile scegliere shampoo senza solfati, maschere nutrienti e, se possibile, evitare l’uso eccessivo di strumenti termici. I leave-in con filtro solare non solo proteggono il colore, ma rendono il capello più docile, più lucido, più sano.
Per chi ha una carnagione calda o neutra, il risultato è molto armonico. Ma anche su pelli più chiare il “rafia blonde” può funzionare, se calibrato nel modo giusto. Gli esperti consigliano di evitare questa tonalità a chi ha sottotoni freddi marcati, perché rischia di spegnere l’incarnato.
In definitiva, il “rafia blonde” non è solo una tendenza passeggera, ma un cambio di prospettiva. Un modo diverso di pensare il colore: non più come maschera, ma come estensione coerente della propria immagine. In un’epoca in cui si cerca autenticità anche nella bellezza, questa nuance arriva nel momento giusto.