
Nessuno vuole fare questi lavori ma pagano fino a 2.000 euro al mese - Fashionblog.it
Non serve la laurea e pagano fino a 2.000 euro al mese: si ricercano questi lavoratori disperatamente in Italia.
Negli ultimi anni, il mercato del lavoro italiano ha visto un preoccupante declino delle professioni artigianali e manuali. Questi lavori, che richiedono abilità specifiche, offrono stipendi competitivi, ma sono sempre meno ambiti dai giovani.
La figura dell’artigiano è emblematica di una carriera che, nonostante le sue potenzialità, sta perdendo attrattiva. È fondamentale analizzare questo fenomeno per comprendere le opportunità che si celano dietro a professioni spesso sottovalutate.
La crisi dell’artigianato: tanti posti di lavoro disponibili
Secondo i dati della Cgia di Mestre, l’Italia ha perso oltre 400.000 artigiani tra il 2012 e il 2013, passando da 1.867.000 a 1.457.000 unità. Questo calo drammatico ha accelerato negli ultimi dodici mesi, con una diminuzione di 73.000 artigiani, mettendo a rischio mestieri fondamentali come idraulici, elettricisti, fabbri e serramentisti. Le regioni più colpite includono l’Abruzzo, con una flessione del 29,2%, seguita da Marche e Piemonte. In termini assoluti, la Lombardia ha registrato la perdita più significativa, con oltre 60.000 artigiani in meno. Le ragioni per cui i giovani italiani si allontanano dall’artigianato sono molteplici e radicate in dinamiche socio-economiche complesse.
In primo luogo, c’è un problema di percezione sociale: molti giovani considerano i lavori manuali come faticosi e poco gratificanti, preferendo carriere ritenute più prestigiose, come quelle tecnologiche o manageriali. Questa svalutazione culturale ha portato a una diminuzione dell’interesse per le professioni artigianali, che oggi sono spesso viste come un “piano B”. In secondo luogo, il sistema educativo italiano non supporta adeguatamente la formazione di nuovi artigiani. Gli istituti professionali, un tempo fucine di talenti, sono oggi considerati una scelta per studenti con difficoltà scolastiche. La mancanza di percorsi di alternanza scuola-lavoro e di investimenti nel settore artigianale ha aggravato la situazione, rendendo difficile il ricambio generazionale necessario per preservare queste professioni.
Non tutti i settori dell’artigianato stanno vivendo la stessa sorte. Mentre l’edilizia e le professioni tradizionali sono in crisi, ci sono settori in crescita, come quello della cura della persona, che comprende parrucchieri, estetisti e tatuatori. Anche il comparto alimentare e quello informatico stanno vivendo un’espansione. Professioni moderne come video maker e specialisti di social media, pur non essendo artigiani nel senso tradizionale, mantengono un forte legame con l’idea di lavorare con creatività e manualità.

Un aspetto cruciale da considerare è la questione delle retribuzioni. Molti giovani potrebbero non sapere che gli artigiani esperti possono guadagnare bene. Gli stipendi nel settore artigianale variano significativamente: nel settore edile, per esempio, si va da un minimo di 1.510 euro a oltre 2.600 euro mensili. Anche in altri settori, come quello alimentare e della moda, le retribuzioni possono superare i 2.000 euro netti al mese per i lavoratori più esperti. Tuttavia, l’inizio di una carriera artigiana può essere difficile, con stipendi iniziali più bassi, scoraggiando molti aspiranti artigiani.
Per invertire questa tendenza, è fondamentale un cambio di rotta. È necessario valorizzare il lavoro artigianale attraverso una formazione adeguata e una maggiore consapevolezza sociale riguardo all’importanza di queste professioni. Investire nell’istruzione e nella formazione, promuovendo l’alternanza scuola-lavoro e creando percorsi attrattivi per i giovani, è cruciale per garantire la sopravvivenza di mestieri che offrono un buon stipendio e la soddisfazione di lavorare con le proprie mani.
In un mondo sempre più digitale e automatizzato, il lavoro artigiano rappresenta una risposta concreta alla ricerca di professionalità che uniscono creatività e competenze tecniche. Sebbene oggi possa sembrare un percorso impervio, l’artigianato potrebbe rivelarsi una delle chiavi per un futuro lavorativo soddisfacente e remunerativo.