
Routine prima di andare a letto - fashionblog.it
Dormire con i calzini può migliorare la qualità del sonno, aiutare la circolazione e proteggere la pelle. Ecco cosa dicono gli studi e quali calzini scegliere.
Molti li considerano solo un accessorio invernale, ma i calzini indossati durante il sonno hanno un impatto più profondo di quanto si pensi. Questa abitudine, apparentemente banale, può contribuire a migliorare la qualità del riposo notturno, stimolare la circolazione periferica, regolare la temperatura corporea e influire sul rilassamento del sistema nervoso. Numerosi studi scientifici, tra cui quelli condotti dall’Università di Basilea, hanno indagato il ruolo della termoregolazione notturna legata ai piedi, con risultati degni di nota. Chi indossa calzini a letto tende ad addormentarsi prima e a raggiungere più facilmente le fasi di sonno profondo, migliorando così la qualità complessiva del riposo. Ma non si tratta solo di dormire meglio. I benefici toccano anche aspetti legati alla salute cutanea, alla gestione di alcune condizioni cliniche e al benessere generale.
Termoregolazione, rilassamento e fasi del sonno: cosa succede al corpo con i piedi coperti
Il corpo umano regola la propria temperatura in modo naturale durante la notte. Quando ci si prepara a dormire, il cervello inizia un processo che punta ad abbassare leggermente la temperatura corporea, un meccanismo che favorisce l’addormentamento. Tenere i piedi al caldo agevola questo processo: i vasi sanguigni si dilatano, il sangue scorre meglio e il calore in eccesso viene disperso. Questo segnale termico, detto vasodilatazione periferica, comunica al cervello che è il momento di rilassarsi. Proprio su questo principio si basa l’efficacia dei calzini notturni: più il corpo si raffredda in modo graduale, più il sistema nervoso si tranquillizza.

Gli studi clinici condotti in Svizzera hanno evidenziato come i partecipanti che indossavano calzini la sera riuscissero ad addormentarsi in media più velocemente di sette minuti rispetto a chi andava a letto a piedi nudi. Anche le fasi di sonno REM e profondo risultavano più stabili. Per chi soffre d’insonnia o ha frequenti risvegli notturni, questa può essere una piccola strategia di supporto, senza controindicazioni. Ma è fondamentale che i calzini siano morbidi, puliti e traspiranti, per evitare problemi di sudorazione o infezioni cutanee.
Idratazione, circolazione e benessere cutaneo: i vantaggi collaterali dei calzini a letto
Non si parla solo di sonno: i calzini a letto portano benefici anche in altri ambiti. Per chi convive con la sindrome di Raynaud, ad esempio, indossare calze durante la notte può aiutare a tenere sotto controllo i sintomi legati alla scarsa circolazione nelle estremità, come dita fredde, dolore o formicolii. Anche molte donne in menopausa trovano sollievo da vampate notturne e sbalzi termici grazie a un maggior controllo della temperatura ai piedi.
Un altro aspetto spesso sottovalutato è l’idratazione della pelle. Nei mesi invernali, quando il riscaldamento e il freddo seccano l’epidermide, indossare calzini dopo aver applicato una crema nutriente può migliorare l’assorbimento dei principi attivi, prevenire screpolature e mantenere i talloni più morbidi. Inoltre, mantenere i piedi protetti riduce il rischio di contrazioni muscolari notturne causate da sbalzi termici improvvisi. Dormire con i calzini aiuta anche chi soffre di crampi, specialmente durante i mesi più rigidi.
La scelta del tipo di calzino non è secondaria. Il cotone o la lana merino sono da preferire per la loro capacità di mantenere calore senza trattenere l’umidità. Evitare calzini troppo stretti o sintetici è fondamentale per non ostacolare la circolazione o causare irritazioni. Un paio pulito ogni sera è la regola base: abitudini scorrette possono infatti facilitare la proliferazione batterica e portare a problemi dermatologici, come funghi o cattivi odori.