Ecco la posizione (facile) yoga che rafforza oltre 100 muscoli addominali e abbassa il cortisolo

Yoga, ecco la posizione che rafforza oltre 100 muscoli - fashionblog.it
Tra le tecniche yoga più efficaci per il benessere psico-fisico c’è il navasana, una posizione che stimola gli addominali e migliora la gestione dello stress.
Tra le numerose posizioni dello yoga, una in particolare spicca per efficacia e simbolismo: il navasana, noto come “posizione della barca”. Non è solo un esercizio per tonificare gli addominali, ma un vero e proprio lavoro completo su corpo e mente. Navasana richiede equilibrio, concentrazione e forza interiore. Mentre si mantiene la posizione sospesa sulle natiche, simile a una barca che galleggia sull’acqua, si attivano profondamente i muscoli del core. Ma la sfida non è solo fisica. Il navasana incide anche sul piano mentale, aiutando a sviluppare controllo, lucidità e capacità di affrontare lo stress. Una pratica completa che, se eseguita regolarmente, porta benefici visibili dentro e fuori dal tappetino.
Benefici fisici e mentali della posizione della barca
Il nome navasana viene dal sanscrito: “nava” vuol dire “barca”. L’aspetto simbolico di questo asana è chiaro: mantenere una posizione stabile, sospesa e controllata richiama l’idea di resistere al moto delle onde, come una barca che trova il proprio equilibrio in mare. Sul piano fisico, questa posizione si rivolge in particolare alla zona addominale. I muscoli profondi del core vengono sollecitati in modo completo: addominali, lombari, glutei e flessori dell’anca lavorano in sinergia per mantenere l’allineamento.

Secondo Sharath Jois, importante maestro di yoga, mantenere il navasana per 25 respiri ha effetti paragonabili a 100 addominali tradizionali. Studi dell’Auburn University at Montgomery confermano che il movimento statico coinvolto in questo asana produce risultati significativi nella tonificazione dell’area addominale. Ma i benefici non si fermano al corpo. Il navasana aiuta anche a ridurre i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Secondo una ricerca condotta in India dal S. Nijalingappa Medical College, la pratica regolare di yoga contribuisce a stabilizzare l’umore e a migliorare il benessere generale. Questo accade perché le posizioni che richiedono equilibrio e concentrazione stimolano anche l’autoefficacia e l’autostima, fattori chiave per affrontare con maggiore sicurezza le pressioni quotidiane. Il navasana, se eseguito con costanza, diventa uno strumento di crescita personale.
Come eseguire correttamente il navasana
Per trarre beneficio dalla posizione della barca, è importante imparare a eseguirla nel modo corretto, senza forzare e mantenendo attenzione sulla respirazione. Si parte da seduti, con le gambe distese e la schiena eretta. Le mani vanno inizialmente appoggiate a terra, accanto ai fianchi, con le dita rivolte verso l’esterno. Dopo aver piegato le ginocchia e avvicinato i piedi al bacino, si attivano gli addominali per sollevare le gambe da terra, inizialmente mantenendole a 90°. Contemporaneamente, si stendono le braccia in avanti, tenendole parallele al pavimento e allineate alle ginocchia.
A questo punto, chi riesce può distendere completamente le gambe, mantenendo la posizione di equilibrio solo sulle ossa ischiatiche. La schiena deve restare dritta, il petto aperto, il mento leggermente rientrato e lo sguardo rivolto in avanti. Il respiro dev’essere regolare. Si consiglia di mantenere la posizione per 30 secondi, poi aumentare fino a un minuto con la pratica. Per sciogliere, basta riportare lentamente i piedi a terra piegando le ginocchia, quindi rilassare le braccia.
Il navasana non è un esercizio facile, ma proprio per questo diventa uno strumento efficace di consapevolezza. Ogni volta che il corpo traballa o la mente si distrae, l’insegnamento è chiaro: ritrovare l’equilibrio dentro il movimento, proprio come una barca che si adatta al vento e alle onde. E non a caso, chi pratica questa posizione con regolarità riferisce una maggiore capacità di affrontare le difficoltà, di mantenere la concentrazione e di sentirsi più saldo, dentro e fuori.