
Agente immobiliare in Italia, quanto guadagna-fashionblog.it
Quanto guadagna un agente immobiliare nel nostro Paese? Tutto quello che c’è da sapere su questo noto mestiere
La figura dell’agente immobiliare è una delle più quotate, attualmente. Dopo la pandemia, c’è stato un vero e proprio boom in questo senso. Il mercato immobiliare sta vivendo un buon momento, in linea generale, e il professionista in questione si occupa di mediare tra chi vende o affitta, e chi invece acquista un immobile.
L’agente gestisce tutta la trattativa, dall’inizio alla fine. In molti si chiedono quanto guadagni questa figura professionale, come funzionano le provvigioni, in cosa consiste, più nel dettaglio, questo lavoro e come si fa a diventare un agente immobiliare. Ecco alcune info utili, per coloro che sono attratti da questa professione e vorrebbero saperne di più, per poi, un giorno, intraprenderla.
Agente immobiliare: cosa fa, quanto guadagna, come intraprendere questo mestiere
Un agente immobiliare, valuta e si occupa di accompagnare i clienti nella vendita o affitto di un immobile, trova potenziali acquirenti, promuove gli immobili e organizza visite in loco.

Non solo, perché avvia una mediazione tra le parti, gestisce l’intero affare, anche a livello burocratico. Per diventare agente immobiliare, il diploma da avere, come requisito minimo, è quello di scuola superiore. Dopodiché, per abilitarsi alla professione è necessario affrontare e superare un esame abilitativo, che ha luogo alla Camera di Commercio.
In genere, è un ottimo punto a favore avere una laurea in economia o giurisprudenza. Di solito, si comincia a svolgere questo lavoro in agenzie o franchising, in cui ci si forma e si è affiancati da un membro dello staff che ha già esperienza.
Nel nostro Paese sono all’incirca 50 mila gli agenti iscritti, e più di 100 mila operatori e loro collaboratori compresi. Lo stipendio varia in base all’esperienza. Se si è a un livello iniziale, si otterranno circa 24 mila euro l’anno, mentre se si è più esperti, e quindi si lavora nel campo da oltre dieci anni, si possono guadagnare anche 50 mila euro annui.
Lo stipendio consiste in un fisso o rimborso spese, cui si aggiungono provvigioni che vanno dal 2 al 5% sulla compravendita, mentre per gli affitti possono raggiungere il 15%. Possono anche esserci premi, se si ottengono risultati di un certo livello.
In genere è richiesta una Partita IVA (non obbligatoria), e il codice ATECO è 68.31.00. È obbligatorio emettere fattura elettronica e si può scegliere di adottare un regime forfettario. Ci si dovrà iscrivere alla Gestione Commercianti INPS, e il contributo è di 900 euro ogni tre mesi per chi fattura da 0 a 15 mila euro.