
Fissare il vuoto in volo può farti male: il pericolo del rawdogging spiegato dagli esperti -fashionblog.it
Il rawdogging è una pratica sempre più diffusa tra i passeggeri in volo, ma può provocare effetti negativi sul corpo e sulla mente. Ecco i rischi reali e i consigli degli esperti.
Durante i voli aerei, soprattutto quelli a lunga percorrenza, si sta diffondendo un comportamento apparentemente innocuo ma in realtà potenzialmente dannoso: si chiama rawdogging e consiste nel rimanere fermi, in silenzio, con lo sguardo perso nel vuoto per intere ore, senza interagire con alcun contenuto, senza alzarsi né bere acqua.
Il termine è nato nei circuiti social e ora è diventato parte di una sorta di sfida collettiva, praticata da chi vuole affrontare il volo “a mente libera”, ma gli esperti di salute e psicologia del viaggio avvertono: questo stato di immobilità fisica e mentale prolungata può causare disturbi seri all’organismo e aumentare il rischio di stress, ansia e problemi circolatori.
Perché il rawdogging è un rischio per corpo e cervello
Anche se in apparenza il rawdogging potrebbe ricordare uno stato meditativo, in realtà si tratta di una condizione passiva e disorganica, in cui il corpo e la mente entrano in una sorta di inattività forzata. Le persone che lo praticano riferiscono di sentirsi “svuotati” ma rilassati. Il problema nasce quando questa condizione si protrae per più ore consecutive.
I rischi fisici includono disidratazione, mal di testa, stanchezza cronica, vertigini e problemi circolatori, come l’insorgenza di trombosi venosa profonda, già nota come rischio nei voli di lunga durata. Sul piano mentale, i danni non sono da sottovalutare: l’assenza di stimoli, spiegano gli esperti, può portare a un sovraccarico di pensieri intrusivi, malessere psicologico e un peggioramento del jet lag.

Contrariamente a quanto alcuni utenti social sostengono, il rawdogging non ha nulla a che vedere con una “disintossicazione da dopamina”. Non è un reset del cervello. È, semmai, un isolamento non strutturato che rischia di esporre la psiche a fragilità già esistenti, soprattutto in soggetti ansiosi o con predisposizione a stati depressivi.
Come proteggersi: le buone abitudini da adottare in volo
Gli specialisti del benessere durante i viaggi aerei raccomandano una serie di comportamenti preventivi per evitare di incappare nei danni del rawdogging. Il primo consiglio è muoversi regolarmente ogni 90 minuti: bastano anche pochi passi lungo il corridoio per stimolare la circolazione e prevenire problemi alle gambe.
Importante è anche bere acqua con costanza, evitando alcol e caffeina in eccesso, e consumare piccoli pasti leggeri, senza restare a digiuno per tutta la durata del volo. Anche la stimolazione cognitiva leggera è essenziale: leggere, scrivere, guardare un film, risolvere un cruciverba o semplicemente ascoltare musica aiuta la mente a rimanere attiva ma rilassata, senza sovraccarichi.
Il volo, soprattutto se lungo, non è il momento giusto per “disconnettersi dal mondo” senza alcun filtro. L’inattività prolungata non rigenera: scarica energie senza restituirne. E può trasformare un viaggio in una fonte di malessere prolungato, anche dopo l’atterraggio.
Per chi vuole davvero vivere il volo in modo consapevole e rigenerante, gli esperti suggeriscono di alternare momenti di silenzio a stimoli positivi e attività leggere. È questo il vero equilibrio tra corpo e mente, lontano dalle mode virali ma vicino al benessere reale.