Cedolino ricco per tutti, con il conguaglio ti trovi nel bonifico centinaia di euro in più

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Nel cedolino NoiPa di giugno arrivano i conguagli fiscali e contributivi 2024 per i dipendenti esclusi a febbraio, insieme a pagamenti speciali per supplenti, vigili del fuoco e militari.
Il cedolino NoiPa di giugno segna un passaggio importante per molti dipendenti della pubblica amministrazione: il Ministero ha disposto un’emissione speciale per saldare i crediti da conguaglio fiscale e contributivo riferiti al 2024, destinata a coloro che non avevano ricevuto l’importo a febbraio. L’operazione, prevista dal sistema centrale di pagamento, si affianca ad altri accrediti straordinari riservati a categorie specifiche di lavoratori pubblici, compresi supplenti brevi, vigili del fuoco volontari e militari con arretrati.
Conguagli 2024 in arrivo per chi era rimasto escluso a febbraio
L’emissione straordinaria riguarda crediti fiscali e contributivi non erogati durante la prima tranche di febbraio 2025. I beneficiari sono dipendenti pubblici per cui si sono verificati errori o disallineamenti nei dati trasmessi, ritardi nelle comunicazioni dei redditi o registrazioni incomplete ai fini del calcolo.
La misura è pensata per sanare una situazione contabile parziale, in cui molti lavoratori avevano già ricevuto il conguaglio, mentre altri – per motivi tecnici – ne erano rimasti esclusi. Ora, con il cedolino di giugno, vengono recuperati gli importi dovuti, completando il processo di regolarizzazione per l’anno 2024.

Si tratta di una fase importante per garantire uniformità di trattamento e per evitare che singole posizioni restino in sospeso a lungo. L’operazione, avviata in automatico, non richiede ulteriori adempimenti da parte degli interessati.
L’emissione speciale si aggiunge a quella già effettuata il 12 giugno, anch’essa definita “urgente” e rivolta a chi aveva necessità di anticipare determinate voci stipendiali.
Indennità aggiuntive per supplenti, forze armate e vigili del fuoco
Nello stesso cedolino sono confluiti anche pagamenti straordinari rivolti a categorie di lavoratori atipici, come i supplenti brevi e i vigili del fuoco volontari, il cui impiego presenta caratteristiche di intermittenza. L’accredito per questi gruppi segue una cadenza diversa rispetto al personale strutturato e viene spesso programmato per la metà del mese. Per giugno, l’emissione è avvenuta il 18, con pagamento previsto entro fine mese.
Importanti novità anche per il personale delle forze armate e delle forze di polizia, che vedranno accreditati gli arretrati previsti con il rinnovo del contratto nazionale. Gli importi, già calcolati, variano in base al ruolo:
Un capitano può ricevere fino a 1.250 euro netti;
Un maresciallo ordinario circa 1.118 euro;
Un sergente maggiore tra 1.060 e 1.070 euro;
Un graduato semplice tra 1.000 e 1.040 euro.
Questi arretrati si sommano a un aumento medio del 6,5% sulle retribuzioni, effetto del nuovo contratto. I pagamenti si aggiungono a quelli già in corso, ampliando l’impatto economico del cedolino di giugno su una larga fascia di personale statale.
Le erogazioni principali sono programmate per il 23 giugno, data in cui avverrà anche il versamento dello stipendio ordinario, mentre per l’emissione straordinaria del 18 il termine massimo è fissato al 29 giugno. In alcuni casi, l’accredito potrebbe avvenire prima.
Il pacchetto complessivo di accrediti rappresenta una sanatoria fiscale per chi è rimasto indietro e un aggiornamento salariale rilevante per chi opera nei comparti di sicurezza, emergenza e istruzione. Un intervento tecnico, ma con impatto diretto su migliaia di buste paga pubbliche.