
Shampoo in estate, tutti facciamo un errore gravissimo che rovina i capelli - fashionblog.it
Con il caldo estivo, un gesto comune dopo lo shampoo può danneggiare seriamente i capelli. Scopri qual è e come evitarlo per proteggere la salute del cuoio capelluto.
Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle temperature, molti cercano soluzioni rapide per gestire i capelli bagnati dopo la doccia. Tra i comportamenti più diffusi, ce n’è uno in particolare che può rivelarsi dannoso: lasciare il turbante in asciugamano troppo a lungo. Anche se sembra una scelta innocua, questo gesto può compromettere l’equilibrio del cuoio capelluto, creando le condizioni ideali per la proliferazione di batteri, irritazioni cutanee e danni alla struttura del capello. I dermatologi lo sconsigliano da tempo, ma il messaggio fatica ancora a passare, soprattutto nei mesi più caldi quando la tentazione di evitare il phon è più forte.
Il rischio nascosto del turbante in testa dopo la doccia
Molte persone, dopo aver lavato i capelli, scelgono di avvolgerli in un asciugamano per farli asciugare in modo naturale o per evitare di usare il phon. Fin qui niente di strano. Il problema nasce quando il telo rimane sulla testa troppo a lungo. Trattenere l’umidità per più di 15 minuti può trasformarsi in un boomerang per la salute dei capelli. La fibra capillare, già indebolita dal lavaggio, resta immersa in un microclima caldo e umido che ne riduce la resistenza e favorisce la rottura.

Il cuoio capelluto, intanto, rischia di diventare un terreno fertile per microrganismi, batteri e funghi, in particolare in estate, quando la sudorazione è maggiore e il calore acuisce gli effetti dell’umidità. È in queste condizioni che possono comparire follicoliti, arrossamenti e persino forfora grassa, tutti segnali di un’alterazione del microbioma cutaneo.
Gli specialisti consigliano di tamponare i capelli delicatamente, rispettando il senso delle cuticole, e di rimuovere l’asciugamano dopo massimo un quarto d’ora. Subito dopo, è raccomandabile procedere con l’asciugatura tramite phon, mantenendolo a temperatura media e applicando sempre un termoprotettore, che riduce l’effetto dannoso del calore diretto sulla fibra capillare.
Pettinare e asciugare i capelli nel modo corretto
Altro errore spesso commesso riguarda la gestione dei capelli prima e dopo il lavaggio. Pettinarli quando sono completamente bagnati è rischioso: in questa fase, infatti, il capello è più fragile e soggetto a spezzarsi con facilità. Il consiglio è di districarli prima dello shampoo, quando sono asciutti, per ridurre la formazione di nodi. Dopo il lavaggio, invece, è preferibile usare pettini a denti larghi o spazzole con setole morbide, iniziando dalle punte e salendo man mano verso la radice.
Importante anche il momento dell’asciugatura. Evitare il phon non è sempre una buona idea, specie se si va di fretta o se non si ha modo di restare con i capelli all’aria per un tempo sufficiente. Il phon resta lo strumento più efficace, purché usato correttamente. La temperatura va regolata per non stressare il capello, e bisogna evitare di tenere il getto troppo vicino alla cute.
Un errore molto comune, infine, è andare a dormire con i capelli umidi. Oltre a creare disagio durante il sonno, quest’abitudine può portare alla comparsa di irritazioni, dermatiti seborroiche e altre infezioni. Non a caso, i dermatologi sottolineano quanto sia importante che il cuoio capelluto sia completamente asciutto prima di coricarsi. Lo sfregamento con il cuscino e il ristagno di umidità peggiorano il rischio di danni cutanei, e a lungo andare possono compromettere anche la qualità della chioma.
Un’attenzione costante e pochi accorgimenti possono evitare problemi fastidiosi. Bastano piccoli gesti, come un’asciugatura completa e l’uso del termoprotettore, per preservare la salute dei capelli e ridurre il rischio di disturbi al cuoio capelluto. Soprattutto d’estate, meglio non improvvisare.