
Pranzo in spiaggia? Evita questi errori: cosa portare per restare leggeri tutto il giorno - fashionblog.it
Scopri quali alimenti portare al mare per restare leggeri, digerire senza problemi e proteggere la pelle dal sole. Piatti unici con carboidrati, verdure e proteine ben bilanciate.
Andare al mare tutto il giorno significa esporre il corpo a sole, caldo e ritmi più lenti. La scelta di cosa mangiare in spiaggia diventa quindi importante tanto quanto la crema solare. I piatti giusti devono essere leggeri, digeribili e in grado di sostenere l’organismo sotto l’azione del caldo. L’obiettivo è restare attivi e godersi il mare, senza appesantimenti o fastidi digestivi. Gli alimenti devono inoltre aiutare a reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione e proteggere la pelle dai raggi UV dall’interno, con vitamine e antiossidanti. Vediamo quali soluzioni funzionano davvero.
Carboidrati freddi e verdure di stagione: l’accoppiata che sazia senza appesantire
Per affrontare il caldo, il primo passo è scegliere una base di carboidrati complessi, preferibilmente in versione fredda. Le patate lesse, ad esempio, sono ricche di potassio e, se consumate fredde, diventano più digeribili grazie alla trasformazione dell’amido. Anche riso, farro, orzo, quinoa o grano saraceno sono perfetti per comporre un pasto unico da trasportare con facilità.
A questi si possono aggiungere ortaggi freschi, da tagliare in anticipo e conservare in contenitori ermetici: pomodori, cetrioli, carote crude, fagiolini, zucchine e melanzane grigliate. Anche i peperoni, se arrostiti e privati della pelle, offrono una buona dose di vitamina C. Il tutto deve essere condito con olio extravergine di oliva, che abbassa il carico glicemico e aumenta la sazietà. Meglio evitare intingoli elaborati o salse pronte, spesso ricche di zuccheri nascosti o conservanti.

Un piatto freddo a base di cereali e verdure consente di restare leggeri senza rinunciare a energia e gusto. La fibra contenuta nelle verdure prolunga il senso di pienezza e favorisce una digestione graduale, senza gonfiori immediati. Una soluzione pratica, nutriente e rispettosa dei tempi naturali del corpo sotto il sole.
Proteine leggere e frutta: quando inserirle e cosa evitare
Una fonte proteica può completare il pasto se il fabbisogno personale lo richiede. Non sempre è necessaria: in caso di costituzione minuta o cena sostanziosa, se ne può fare a meno. Ma per chi ha una corporatura robusta o fa sport, ha senso aggiungere tonno al naturale (meglio in vetro), ceci già cotti, tocchetti di pollo alla piastra o salmone affumicato. Queste opzioni si conservano bene in borse termiche e non rendono il piatto troppo complesso da digerire.
Da evitare, invece, i formaggi grassi e gli affettati, che aumentano la salinità e rallentano la digestione. Sotto il sole, questi alimenti rischiano anche di degradarsi più facilmente. Meglio puntare su proteine magre e sicure dal punto di vista igienico.
Per quanto riguarda la frutta, va scelta con attenzione. I nutrizionisti consigliano di consumarla lontano dai pasti principali, magari a metà mattina o nel pomeriggio. Dopo il pranzo, infatti, può causare gonfiori addominali, specialmente se la digestione è ancora in corso. Frutta come melone, pesche, albicocche e anguria non solo rinfrescano, ma contribuiscono a mantenere un buon livello di idratazione.
Un pasto ben costruito in spiaggia non deve essere né troppo abbondante né povero di nutrienti. L’equilibrio tra carboidrati, ortaggi e proteine leggere, accompagnato da porzioni intelligenti di frutta, permette di vivere una giornata di mare pienamente, senza cali di energia e senza sacrificare il gusto.