Bonus Animali 2025, l’anno del risparmio per i tuoi amici pelosi: fino al 19% in meno sulle spese per il veterinario

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Il Bonus Animali Domestici 2025 prevede una detrazione del 19% sulle spese veterinarie. Requisiti, limiti di reddito e istruzioni per non perdere il beneficio.
Il Bonus Animali Domestici è una delle novità fiscali confermate per l’anno in corso. Il provvedimento riguarda tutti i cittadini che, durante il 2024, hanno sostenuto spese veterinarie per i propri animali da compagnia. La misura permette di detrarre il 19% delle somme spese, entro un tetto massimo previsto dalla normativa, con l’obiettivo di alleggerire il costo della cura sanitaria degli animali e incentivare la prevenzione. Il bonus si inserisce in un quadro di sostegno alle famiglie con redditi medio-bassi, in un momento in cui il mantenimento degli animali domestici comporta uscite sempre più consistenti.
A quanto ammonta il bonus e come si calcola la detrazione
La detrazione prevista è pari al 19% delle spese veterinarie, ma non sull’intero importo sostenuto. La legge stabilisce una franchigia minima di 129,11 euro, cioè la parte che resta a carico del contribuente. La cifra massima su cui si può applicare la detrazione è 550 euro. In pratica, l’IRPEF viene ridotta su un importo massimo di 420,89 euro, per un recupero effettivo di circa 80 euro a contribuente.
Questo vantaggio non si traduce in un rimborso diretto, ma in una riduzione dell’imposta da versare con la dichiarazione dei redditi. Perché sia valida, la spesa deve essere tracciabile, sostenuta con strumenti di pagamento elettronici e accompagnata da scontrini dettagliati o fatture.

Il beneficio riguarda esclusivamente le cure sanitarie degli animali: rientrano esami, visite, operazioni chirurgiche, farmaci con prescrizione. Restano fuori cibo, toelettatura, trasportini e giochi. Non basta la presenza di un animale per richiedere la detrazione: il possesso deve essere documentato, ad esempio con microchip o iscrizione all’anagrafe.
Chi può accedere al bonus e quali documenti servono
Il diritto al bonus spetta a chi possiede animali da compagnia – cani, gatti, ma anche furetti o conigli – oppure animali impiegati in attività sportive. Sono esclusi gli animali da reddito o destinati alla vendita. Il bonus è limitato ai redditi inferiori a 120.000 euro annui: al di sopra di questa soglia, l’agevolazione si riduce fino ad azzerarsi.
Per ottenere il beneficio è obbligatorio conservare documentazione completa, che dovrà essere esibita in caso di controlli fiscali. Servono:
scontrini o fatture parlanti, con indicazione chiara della natura della spesa;
codice fiscale del contribuente che ha effettuato il pagamento;
prova del pagamento tracciabile, come ricevute bancomat o bonifici;
prescrizioni veterinarie, nel caso di acquisto di farmaci;
documenti che attestino la proprietà dell’animale, come tesserini sanitari o microchip.
Chi non presenta uno di questi elementi perde automaticamente il diritto alla detrazione, anche se ha effettivamente sostenuto la spesa.
Il bonus è valido in tutta Italia, senza distinzioni territoriali. È quindi consigliabile per chi ha un animale in famiglia iniziare a raccogliere da subito tutte le prove di spesa, così da non trovarsi impreparato al momento della compilazione del modello 730 o Redditi.
Nel contesto attuale, in cui il costo della vita incide sempre più sui bilanci domestici, la misura rappresenta un aiuto concreto per tutelare la salute degli animali e sostenere chi se ne prende cura ogni giorno.