
Attenzione a questi utensili neri: sembrano innocui ma possono rilasciare sostanze tossiche -fashionblog.it
Spatole, mestoli e contenitori neri possono rilasciare sostanze tossiche se esposti al calore: ecco perché evitarli.
Le cucine moderne privilegiano sempre più materiali dal look minimalista, come utensili in plastica nera, scelti per la loro sobria eleganza e la capacità di integrarsi in qualunque ambiente. Eppure, dietro l’apparenza raffinata, questi strumenti possono nascondere rischi concreti per la salute, soprattutto quando utilizzati ad alte temperature. Studi recenti hanno portato alla luce sostanze chimiche potenzialmente pericolose presenti in questi prodotti, aprendo un fronte di attenzione sul loro uso quotidiano.
Cosa contengono davvero gli utensili in plastica nera
In molti mestoli, spatole, contenitori e accessori di plastica nera si ritrovano ritardanti di fiamma a base di bromo, sostanze chimiche usate comunemente nel settore elettronico per ridurre l’infiammabilità dei materiali. Il problema nasce quando questi composti finiscono nei prodotti da cucina: se riscaldati, possono rilasciare microtracce di sostanze tossiche negli alimenti.

La quantità di bromo trovata in alcuni utensili supera i 50 ppm (parti per milione), una soglia che desta preoccupazione soprattutto nei confronti dei bambini, notoriamente più esposti agli effetti delle sostanze nocive. Megan Liu, scienziata di Toxic-Free Future, ha documentato la presenza di ritardanti di fiamma persino nella saliva infantile e nel latte materno, a conferma del fatto che queste molecole circolano nell’ambiente domestico e si accumulano nel tempo.
Il problema è acuito dal riciclo della plastica nera, spesso derivata da vecchie apparecchiature elettroniche. Durante il processo di recupero, non è sempre possibile eliminare completamente i composti chimici utilizzati nella produzione originaria, e questo può portare alla realizzazione di utensili non adatti all’uso alimentare, anche se venduti come tali.
Cosa evitare e quali materiali scegliere in cucina
La raccomandazione principale degli esperti è di evitare l’uso di utensili in plastica nera a contatto con alimenti caldi, o durante la cottura. Anche la lavastoviglie, con le sue alte temperature, può favorire il rilascio di sostanze tossiche da questi accessori.
Meglio optare per strumenti in acciaio inox, ceramica o vetro, più sicuri e duraturi. In particolare, quando si tratta di contenitori per il cibo – come quelli da asporto o conservazione – è preferibile evitare il colore nero se non è esplicitamente indicato come privo di additivi pericolosi. Le alternative trasparenti, o di colore chiaro, permettono anche di verificare meglio la pulizia e lo stato dell’oggetto nel tempo.
Un’altra precauzione utile riguarda l’igiene della cucina: è consigliabile rimuovere regolarmente la polvere, che può contenere residui chimici invisibili, e sostituire spesso le spugne da lavaggio, che trattengono sostanze anche dopo diversi risciacqui.
Controllare sempre etichette e certificazioni al momento dell’acquisto, infine, è fondamentale: prodotti garantiti come “food safe” e privi di bromurati o ritardanti di fiamma offrono maggiori garanzie, specialmente per chi cucina spesso e per tutta la famiglia.