
IMU, proroga in arrivo e aliquote in sospesto: la nuova data è molto vicina - fashionblog.it
Il Decreto Fiscale 2025 sposta il termine per l’approvazione delle aliquote IMU: Comuni in ritardo o con errori tecnici potranno sanare la posizione e ottenere validità retroattiva.
Con l’articolo 7 del Decreto Fiscale 2025 (DL 84/2025), il governo interviene su una delle scadenze più delicate per gli enti locali: l’approvazione del prospetto delle aliquote IMU. Il nuovo termine è stato fissato al 15 settembre 2025, prorogando di fatto la precedente scadenza del 28 febbraio. La misura punta a rispondere alle difficoltà operative incontrate da diversi Comuni nel redigere e inviare correttamente i dati al Ministero dell’Economia e delle Finanze, offrendo una finestra straordinaria per regolarizzare la propria posizione.
Tre casistiche: chi può accedere alla proroga e come
La proroga copre situazioni molto specifiche, tutte vincolate all’uso dell’applicativo ufficiale “Gestione IMU”. Il primo caso riguarda i Comuni inadempienti, ovvero quelli che non hanno approvato alcuna delibera entro la scadenza originaria. Questi enti possono ora deliberare ex novo entro il 15 settembre, regolarizzando l’intero iter con piena efficacia.
Un secondo gruppo è composto da Comuni che hanno rispettato il termine del 28 febbraio ma non hanno redatto il prospetto in modo conforme alle specifiche tecniche fissate dalla legge 160/2019, comma 757. Anche per loro è prevista la possibilità di riformulare il documento utilizzando il portale ufficiale, entro la nuova data.

Il terzo caso riguarda le delibere tardive ma corrette, approvate tra il 1° marzo e l’entrata in vigore del decreto. Se elaborate tramite “Gestione IMU” e trasmesse al MEF entro il 14 ottobre 2025, queste acquisiranno validità retroattiva, evitando l’automatismo dell’applicazione delle aliquote standard nazionali.
Trasmissione e pubblicazione: scadenze da rispettare
Dopo l’approvazione, il prospetto deve essere trasmesso al MEF entro il 14 ottobre. La pubblicazione ufficiale sul Portale del Federalismo Fiscale avverrà poi entro il 28 ottobre, garantendo la piena operatività delle nuove aliquote per l’intero anno fiscale.
Va chiarito che senza invio entro i termini, le delibere – anche se approvate – non avranno valore e si applicheranno automaticamente le aliquote base nazionali, con ricadute negative sulle entrate comunali. Il rispetto della procedura informatica è dunque condizione essenziale per sfruttare la proroga.
Il Decreto consente così agli enti locali una gestione più flessibile, utile per correggere errori, sanare inadempienze o salvare delibere approvate fuori tempo. Ma ogni passaggio richiede precisione e rispetto delle tempistiche stabilite, per evitare impatti finanziari e contenziosi successivi.