
Un nuovo aggiornamento per l'Assegno di Inclusione - fashionblog.it
A luglio iniziano i preparativi che daranno l’avvio ai secondi 18 mesi dell’Assegno di Inclusione, un altro anno e mezzo di sostegni.
Nel mese di luglio, molte famiglie italiane si troveranno a fare i conti con l’interruzione temporanea dell’Assegno di Inclusione, uno dei sussidi più apprezzati. Nessun taglio improvviso, nessuna penalizzazione, ma piuttosto una sospensione fisiologica, prevista dalla normativa dopo i primi 18 mesi di erogazione del beneficio.
L’AdI è uno dei bonus più richiesti e apprezzati dalle famiglie italiane, che riescono in molti casi ad affrontare meglio le spese del quotidiano. Occorre però, fare attenzione ad alcuni dati e ad alcuni piccoli aggiornamenti che ha ha ricevuto il servizio, a poche settimane dalla ripartenza.
Assegno d’Inclusione, il nuovo limite ISEE
Chi ha iniziato a percepire l’assegno da gennaio 2024 riceverà la diciottesima ricarica a giugno e dopo una pausa il sussidio riprenderà però ad agosto. Tuttavia, questa ripartenza non sarà automatica e per continuare a ricevere il sostegno economico nei mesi successivi, è necessario presentare una nuova domanda.

In alcuni casi, però, questa non sarà l’unica azione richiesta, per una parte dei beneficiari, servirà anche aggiornare l’ISEE nel modo corretto per ricevere il bonus. Il nodo riguarda chi ha ottenuto l’Assegno di Inclusione sulla base dell’ISEE corrente, cioè aggiornato in seguito a una variazione reddituale significativa.
A differenza dell’ISEE ordinario, infatti, che si basa su dati del 2023, quello corrente fotografa una situazione più recente, diventa fondamentale per non perdere l’assegno. È proprio questo che ha permesso a molte famiglie di rientrare nei requisiti a inizio 2024, ma l’ISEE corrente ha validità limitata, solo sei mesi.
Ecco perché a luglio diventa cruciale rinnovare prima l’ISEE corrente, attraverso la nuova DSU e solo successivamente inviare la domanda per il rinnovo dell’Assegno di Inclusione. Invertire l’ordine, anche per pochi giorni, può portare al rigetto della richiesta da parte dell’INPS, che adotta una lettura molto rigida delle tempistiche.
Le segnalazioni di domande respinte per una semplice discrepanza di date sono numerose, anche per chi ha presentato la domanda pochi giorni prima del rinnovo dell’ISEE. Un errore di tempismo che può costare caro, soprattutto se si conta su quel sostegno per affrontare le spese quotidiane con qualche pensiero in meno.
Gennaio porterà poi un nuovo aggiornamento ISEE, ma per il momento, l’attenzione deve essere tutta rivolta a questo passaggio di metà anno. Un momento tecnico, sì, ma che può fare la differenza tra un aiuto garantito e uno negato.