
Neurofitness, è il segreto delle star alleni mente e corpo - fashionblog.it
Allenare mente e corpo insieme migliora la concentrazione, riduce lo stress e favorisce un benessere duraturo. Il neurofitness è la nuova frontiera per uno stile di vita più equilibrato.
Allenare mente e corpo nello stesso momento può sembrare un concetto semplice, ma dietro questa pratica si cela una delle più interessanti novità nel campo del benessere psicofisico. Si chiama neurofitness, e unisce esercizi fisici e stimolazioni cognitive per attivare la neuroplasticità, cioè la capacità del cervello di adattarsi e rigenerarsi. In un’epoca in cui lo stress, la stanchezza mentale e i ritmi frenetici condizionano la vita quotidiana, il neurofitness si sta facendo largo come una delle strategie più efficaci per ritrovare energia, lucidità e stabilità emotiva.
Movimento consapevole e stimoli cognitivi: cosa rende efficace il neurofitness
Il neurofitness non è una disciplina rigida o codificata. È un approccio che integra elementi di coordinazione, respirazione, mindfulness e mobilità, con l’obiettivo di far lavorare in sinergia cervello e corpo. Come spiega Greta Bezzi, personal trainer e insegnante di yoga, “si tratta di esercizi leggeri ma mirati, che aiutano a connettere ciò che facciamo con il modo in cui pensiamo”.

Un primo passo semplice può essere la camminata consapevole, prestando attenzione al passo, al respiro, ai suoni. Poi si possono introdurre movimenti incrociati, utili a stimolare entrambi gli emisferi cerebrali. I benefici? Migliore concentrazione, equilibrio, tono dell’umore. Discipline come Pilates e yoga completano il percorso: con l’attenzione al respiro e alla postura, insegnano a muoversi con consapevolezza e precisione, qualità che si riflettono anche nella vita di tutti i giorni.
Nel neurofitness non si usano solo muscoli, ma anche memoria, attenzione e ritmo. Anche semplici esercizi cognitivi – come contare i respiri o alternare movimenti su entrambi i lati del corpo – aiutano il cervello a lavorare in modo più coordinato. È un allenamento a bassa intensità, ma profondo, che si può fare a qualsiasi età.
Yoga, meditazione e journaling: strumenti quotidiani per allenare il cervello
Nella pratica del neurofitness, alcune posizioni yoga risultano particolarmente efficaci per aumentare la concentrazione e ridurre l’ansia. La Balasana (posizione del bambino) rilassa e calma il sistema nervoso. La Viparita Karani (gambe al muro) favorisce il riposo e stimola il rilassamento profondo. La Garudasana (posizione dell’aquila) migliora la coordinazione e l’equilibrio, mentre la Tadasana (montagna) rafforza la centratura e la stabilità mentale.
Il Pilates, dal canto suo, lavora sull’allineamento posturale, sulla respirazione diaframmatica e sulla precisione dei gesti. Tutti elementi che contribuiscono a rafforzare l’attenzione e la connessione mente-corpo. Durante una sessione si può introdurre anche un esercizio cognitivo, come una breve sequenza da ricordare o una variazione di ritmo, così da coinvolgere il cervello insieme ai muscoli.
Importante anche la parte mentale e riflessiva. Le tecniche di meditazione più efficaci in questo ambito sono la mindfulness e le visualizzazioni guidate. Aiutano a gestire i pensieri ricorrenti, migliorano la qualità del sonno e permettono di affrontare la giornata con maggiore equilibrio. Chi pratica regolarmente nota un calo del livello di stress e una maggiore facilità nel prendere decisioni.
Greta Bezzi suggerisce di abbinare alla pratica fisica un momento di scrittura libera: bastano pochi minuti al giorno per annotare pensieri, sensazioni, obiettivi. Il gesto di scrivere rafforza le connessioni neurali e favorisce l’elaborazione emotiva. Anche questo è neurofitness: ogni azione consapevole diventa un allenamento per il cervello. Non servono strumenti costosi: un tappetino, una fascia elastica e qualche minuto di silenzio bastano per costruire una routine che, giorno dopo giorno, cambia davvero il modo in cui ci si sente.