
Un borgo medievale tra storia e arte (www.fashionblog.it)
Nel cuore dell’Appennino, a quota 836 metri sul livello del mare, sorge un borgo che coniuga millenarie tradizioni culturali e non solo.
Situato in provincia di Potenza, questo comune lucano si presenta come una destinazione imperdibile per chi desidera immergersi nell’autenticità del Sud Italia, tra paesaggi incontaminati, arte contemporanea e cultura rurale.
Forenza si distingue per la sua posizione strategica su una collina nei pressi del massiccio del Vulture e dei laghi di Monticchio, offrendo una vista panoramica che abbraccia il Tavoliere pugliese fino al Gargano. Con i suoi vicoli lastricati in pietra, archi e scalinate che seguono i pendii della collina, Forenza mantiene intatto l’animo di un borgo medievale, testimone di una storia ricca e complessa. Tra gli edifici più significativi spiccano le “Case” storiche come Casa Oppido, Casa Canfora e Casa Tufaroli, che raccontano l’evoluzione architettonica dal Medioevo all’età moderna.
Al centro della vita sociale e culturale del paese si trova Piazza Regina Margherita, un tempo nota come Piazza Castello, dove sorgeva l’antica fortificazione. Qui domina il monumento ai caduti delle guerre, sormontato dalla celebre Vittoria Alata, una scultura in bronzo dell’artista napoletano Achille D’Orsi, simbolo di orgoglio locale. Dalla piazza si scorge anche la torre campanaria della Chiesa di San Nicola e Santa Maria Santissima, che custodisce un patrimonio artistico prezioso, tra cui il busto argenteo di Sant’Antonio da Padova e statue lignee del XVIII secolo.
L’arte urbana e la cultura contadina: un dialogo tra passato e presente
Forenza è nota anche per la sua vivace scena di street art, che ha contribuito a valorizzare il borgo e a trasformare i suoi vicoli in gallerie a cielo aperto. Le opere, realizzate da artisti locali con materiali riciclati come plastica, vetro e ceramica, rappresentano un esempio virtuoso di creatività eco-sostenibile. Percorrendo le vie del centro storico, si incontrano installazioni significative come quelle di Via dell’Anima, rinomata per le ceramiche poetiche, la Via delle Radici, che omaggia la fotografia vintage, e la galleria-mosaico di Via Appia, che intreccia storie di vita e memoria collettiva.
Un altro luogo imprescindibile è la Casa Contadina, casa-museo che testimonia l’antica cultura rurale lucana. All’interno è ricostruito un ambiente domestico tipico delle famiglie contadine di fine Ottocento e inizio Novecento, con arredi e utensili originali che raccontano la quotidianità di un mondo ancora vivido nella memoria della comunità.

La storia di Forenza è profondamente intrecciata con la leggenda dei Cavalieri Templari, ordine religioso-cavalleresco nato nel XII secolo per proteggere i pellegrini in Terra Santa. Secondo fonti storiche, il borgo divenne feudo del casato dei Pagani, di origine francese, legato a Hugo de Paganis, considerato da alcuni studiosi il fondatore e primo maestro dell’Ordine del Tempio. La presenza templare è attestata da vestigia nel territorio circostante, in particolare presso il Casale di San Martino.
Questa eredità si celebra ogni anno durante l’Agosto Forenzese, rassegna estiva che unisce cultura, musica, sport e tradizioni popolari. Il 16 agosto, il momento clou è il corteo storico dedicato ai Templari, con centinaia di figuranti in costumi d’epoca che animano le vie del borgo, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva nel fascino medievale.
Spiritualità e natura: il santuario e il Bosco Grande
A pochi passi dal centro, il Convento di Santa Maria della Stella e la Chiesa del Santissimo Crocifisso rappresentano uno dei più importanti poli religiosi della Basilicata. Il complesso, aperto al culto dal Seicento e affidato ai frati francescani, custodisce opere d’arte di grande valore come la tela di Santa Maria della Stella di Federici e il celebre Crocifisso in legno di rovere realizzato da Fra Angelo da Pietrafitta nel XVII secolo.
Nei dintorni di Forenza, il paesaggio è dominato dall’imponente Bosco Grande, uno dei più vasti e intatti patrimoni forestali della regione con oltre 4000 ettari di estensione. Qui la natura si mostra in tutta la sua varietà, con querce secolari, fioriture primaverili di orchidee, narcisi e bucaneve, e, in autunno, la presenza di tartufi e funghi. Il bosco è punteggiato da antiche fontane rurali, simbolo della profonda connessione tra la popolazione e il territorio.