
Legno rovinato, come risolvere (www.fashionblog.it)
L’estate porta con sé non solo il caldo e il sole intenso, ma anche una sfida significativa per chi possiede mobili o strutture in legno.
L’estate porta con sé non solo il caldo e il sole intenso, ma anche una sfida significativa per chi possiede mobili o strutture in legno: il rischio che il legno si secchi e crepi. Un fenomeno più diffuso di quanto si creda, spesso causato da un errore comune ma sottovalutato, collegato all’uso scorretto dell’acqua.
L’errore più frequente che danneggia il legno in estate
Quando si pensa al deterioramento del legno durante la stagione estiva, la prima colpa viene attribuita al sole cocente e alle alte temperature. Tuttavia, l’elemento più dannoso è spesso l’acqua, considerata erroneamente un alleato. Molti credono che bagnare il legno o mantenerlo umido possa proteggerlo dal caldo, ma questa pratica può provocare danni irreparabili.

Il legno è un materiale vivo e poroso, estremamente sensibile ai cambiamenti di umidità e temperatura. Quando assorbe troppa acqua, si espande; con il calore estremo, l’acqua evapora rapidamente causando un ritiro improvviso e marcato. Questo ciclo di espansione e contrazione stressa le fibre interne fino a farle crepare, deformare e scolorire. Spesso, questo accade a mobili da esterno, tavole lasciate in terrazza o parquet esposti a correnti d’aria calda.
Un altro errore diffuso è quello di lavare il legno con abbondante acqua, specialmente se accompagnata da detergenti non specifici. Il risultato è un effetto “imbuto”: il legno si gonfia in modo irregolare, per poi seccarsi disomogeneamente, con crepe che iniziano da bordi o punti di accumulo di umidità.
La prevenzione è fondamentale per mantenere integro il legno durante l’estate. Contrariamente a quanto si pensa, spostare il legno all’ombra o coprirlo non è sufficiente per proteggerlo da sbalzi termici e ristagni di umidità.
Tra le pratiche da evitare ci sono:
- Bagnare il legno nelle ore più calde, credendo di rinfrescarlo;
- Usare quantità eccessive di acqua per la pulizia;
- Applicare oli o protettivi su superfici ancora umide;
- Lasciare mobili e pavimenti in ambienti con forti variazioni termiche;
- Ignorare i primi segnali di secchezza o fessurazioni.
Per una protezione efficace è consigliabile utilizzare prodotti specifici per legno da esterno, preferibilmente traspiranti. Protettivi a base di cere o oli naturali permettono al legno di respirare, impedendo l’accumulo di umidità interna che porta al cosiddetto effetto serra, responsabile del deterioramento delle fibre.
Chi possiede un parquet in casa dovrebbe inoltre monitorare il livello di umidità interna, poiché l’aria condizionata o la ventilazione forzata possono abbassarla drasticamente, aumentando la fragilità del legno. In questi casi, l’uso di un umidificatore può rappresentare una soluzione efficace.
Una volta che il legno mostra segni evidenti di crepatura, secchezza e opacità, è necessario agire con cautela. Le crepe tendono a formarsi in corrispondenza di zone sottoposte a stress, spesso causati da variazioni improvvise di temperatura e umidità.