
Strofinacci da cucina, se non li lavi così in lavatrice rimangono germi pericolosi - fashionblog.it
Strofinacci da cucina, ecco come lavarli in lavatrice nel modo corretto: errori da evitare, temperatura giusta e consigli per tenerli sempre igienizzati e senza macchie.
Lavare gli strofinacci da cucina non è affatto banale come sembra. Sono tra i tessili più sfruttati ogni giorno e assorbono tutto: unto, macchie, germi, batteri. Spesso finiscono in lavatrice insieme ad altri capi, ma è proprio qui che iniziano gli errori. Lavaggi sbagliati, temperature inadatte o detersivi poco efficaci rischiano di lasciare aloni visibili e soprattutto un’igiene apparente, non reale. Per evitare questi problemi serve un metodo preciso.
Igiene, temperatura e pretrattamento: gli errori più comuni da evitare
Uno dei primi passi da fare è verificare se sono presenti macchie ostinate. Non vanno ignorate. Anzi, il consiglio è pretrattarle prima del lavaggio vero e proprio. Si può usare un semplice smacchiatore liquido, lasciandolo agire per qualche minuto, oppure preparare un ammollo in acqua tiepida e detersivo. Dopo il risciacquo, gli strofinacci sono pronti per la lavatrice.
Ma prima ancora di infilare tutto nel cestello, è essenziale dividere bianchi e colorati. Un’ovvietà? Forse, ma spesso si sbaglia per fretta. Poi bisogna guardare bene l’etichetta: il simbolo della temperatura massima è il tuo riferimento. Molti tessuti resistono ai 60 gradi, ideali per sanificare davvero il tessuto. Altri, più delicati, richiedono lavaggi a 40 o anche solo a 30 gradi. E non è un dettaglio: lavaggi troppo aggressivi accorciano la vita del tessuto.

Attenzione anche alla scelta del detersivo. Per i bianchi si può usare una polvere tradizionale, mentre per i colorati è meglio un liquido o le capsule, così da evitare errori di dosaggio. In ogni caso, è importante non caricare troppo la lavatrice: uno strofinaccio ben lavato ha bisogno di spazio per muoversi durante il ciclo.
Ogni quanto vanno lavati gli strofinacci da cucina? Più spesso di quanto pensi
Il problema più grande non è solo come lavarli, ma quando farlo. Gli strofinacci finiscono ovunque: sul tavolo, sui fornelli, sulle mani sporche. Raccogliendo batteri da superfici diverse, diventano in breve tempo un potenziale ricettacolo. Se non vengono cambiati regolarmente, possono persino peggiorare l’igiene della cucina invece di migliorarla.
La regola pratica? Almeno una volta a settimana, anche se li usi poco. Se cucini spesso, l’ideale è lavarli ogni 2-3 giorni. L’odore è il primo campanello d’allarme: se lo senti, è già tardi. Ecco perché conviene sempre avere strofinacci di ricambio pronti all’uso. Soprattutto in estate, quando caldo e umidità aumentano il rischio di proliferazione batterica.
Infine, dopo ogni lavaggio, meglio farli asciugare all’aria, magari al sole, evitando di lasciarli ammassati o umidi. In questo modo non solo durano più a lungo, ma restano anche visibilmente più puliti.