
Quando è meglio evitare gli integratori di magnesio e potassio - fashionblog.it
Integratori di magnesio e potassio: perché forse è meglio evitarli e quali sono i possibili rischi che si corrono.
Con l’arrivo delle temperature estive, è comune ricorrere agli integratori di magnesio e potassio per contrastare stanchezza e affaticamento. Tuttavia, secondo il biologo nutrizionista Simone Gabrielli, questo uso diffuso non sempre è giustificato e può persino comportare rischi per la salute. Scopriamo quali sono le funzioni di questi minerali, quando è davvero necessario assumerli e perché sarebbe preferibile evitarne l’integrazione senza un reale bisogno.
Le funzioni essenziali di magnesio e potassio nell’organismo
Il magnesio e il potassio sono due elementi chimici vitali per il corretto funzionamento del corpo umano. Il magnesio è presente in tutte le cellule e riveste un ruolo cruciale nella produzione di energia, nella sintesi proteica e nella regolazione della funzione muscolare e nervosa. Il potassio, invece, si concentra principalmente nei liquidi intracellulari ed è indispensabile per la trasmissione degli impulsi nervosi e per il mantenimento dell’equilibrio idrico.
L’insufficiente apporto di questi minerali può manifestarsi con sintomi quali debolezza muscolare, crampi, nausea, vomito e, nei casi più gravi, aritmie cardiache. Tuttavia, la carenza documentata di magnesio e potassio in individui sani è un evento raro e solitamente legato a specifiche condizioni patologiche o a terapie farmacologiche prolungate.

Molti ricorrono agli integratori di magnesio e potassio per combattere la fatica estiva senza aver effettuato accertamenti medici. Gabrielli sottolinea che questo approccio “fai da te” può essere controproducente: l’assunzione eccessiva di questi minerali può generare effetti collaterali, fra cui alterazioni dell’equilibrio elettrolitico e problemi renali.
Le persone più a rischio di carenza sono quelle affette da malattie croniche, chi assume farmaci diuretici o altri medicinali che influenzano l’equilibrio minerale, e chi soffre di alcolismo. Per tutti gli altri, l’integrazione non è generalmente necessaria e può rappresentare un pericolo se non monitorata da un professionista.
Alimentazione e idratazione: la strategia vincente per assumere magnesio e potassio
Per garantire un apporto adeguato di magnesio e potassio senza ricorrere agli integratori, è sufficiente seguire una dieta equilibrata e ricca di alimenti naturali. Questi minerali sono presenti in una vasta gamma di cibi, dagli spinaci, cavolini di Bruxelles e cavolfiori per il magnesio, fino a legumi come i fagioli cannellini, cereali integrali, frutta secca, avocado, frutti di bosco e persino il cioccolato fondente.
Contrariamente a quanto comunemente si pensa, la banana non è la fonte più ricca di potassio: alimenti come kiwi, fichi, carciofi e molti legumi ne contengono quantità superiori. Rispettare una dieta che includa almeno due porzioni di verdura e tre di frutta al giorno permette di raggiungere facilmente il fabbisogno quotidiano, stimato in circa 350 mg di magnesio e 1300 mg di potassio, variabili in base a età e sesso.
Un altro aspetto cruciale per prevenire sintomi di spossatezza e crampi è mantenere una corretta idratazione. Durante la stagione calda, la sudorazione aumenta e con essa la perdita di acqua e sali minerali. Bere regolarmente acqua, preferibilmente in quantità moderate e distribuite nell’arco della giornata, aiuta a prevenire la disidratazione e a mantenere l’equilibrio elettrolitico.
Spesso i sintomi attribuiti a carenze di magnesio e potassio sono in realtà dovuti a uno stato di disidratazione. Per chi insiste nell’uso di integratori, è interessante considerare che l’assunzione avviene generalmente sciogliendo la bustina in un bicchiere d’acqua, il quale contribuisce comunque all’apporto dei sali minerali.
Evitare l’integrazione senza diagnosi è quindi una scelta prudente, privilegiando invece un’alimentazione variata e un’adeguata idratazione per affrontare al meglio il caldo estivo e mantenere il benessere generale.