
Il metodo orientale per dimagrire - (fashionblog.it)
Nel panorama delle attività fisiche accessibili e salutari, questo metodo orientale si distingue come una tecnica innovativa e dolce
Una tecnica pensata per chi desidera migliorare la propria salute senza dover affrontare allenamenti troppo intensi o rischiosi. Ideata per venire incontro soprattutto a chi non ama correre o non ha tempo per sessioni di jogging.
Questa pratica si basa su un’alternanza ritmica tra camminata veloce e lenta, con evidenti benefici per il cuore, il metabolismo e il benessere mentale.
La tecnica orientale per dimagrire
La camminata giapponese, nota anche come Interval Walking Training (IWT), nasce dall’esperienza e dalla ricerca dei professori Hiroshi Nose e Shizue Masuki dell’Università di Shinshu, in Giappone. Questo metodo si propone di rendere la camminata quotidiana un esercizio a basso impatto ma efficace, accessibile a persone di ogni età e condizione fisica.

La pratica si articola in due fasi alternate:
– 3 minuti di camminata veloce, a circa il 70-85% della frequenza cardiaca massima, un ritmo sostenuto che provoca un leggero affaticamento ma permette ancora di parlare a fatica;
– 3 minuti di camminata lenta, intorno al 40-50% della frequenza cardiaca massima, per favorire il recupero senza però rilassarsi completamente.
Questi cicli si ripetono per almeno 30 minuti, con la possibilità di suddividere la sessione in tre blocchi da 10 minuti (mattina, pomeriggio e sera), adattando così la pratica agli impegni quotidiani. L’allenamento può essere svolto all’aperto, in palestra o su un tapis roulant, ed è utile l’ausilio di un dispositivo per il monitoraggio del tempo e della frequenza cardiaca.
Numerosi studi scientifici, tra cui quello pubblicato nel 2007 sulla rivista Mayo Clinic Proceedings, hanno confermato l’efficacia della camminata giapponese nel migliorare diversi parametri di salute. In particolare, chi ha seguito regolarmente questo programma ha mostrato:
– Riduzione della pressione arteriosa;
– Incremento della capacità aerobica fino al 9%;
– Diminuzione dei livelli di glicemia;
– Miglioramento della flessibilità e dell’elasticità muscolare, soprattutto nelle gambe;
– Perdita di peso e riduzione dell’indice di massa corporea;
– Maggiore resistenza fisica e forza muscolare;
– Benefici per la salute mentale, tra cui riduzione dello stress, miglioramento dell’umore e contrasto al declino cognitivo negli anziani.
La camminata giapponese, grazie alla sua struttura a intervalli, stimola il sistema cardiovascolare e il metabolismo senza sovraccaricare le articolazioni, risultando particolarmente indicata anche per persone con problemi muscoloscheletrici o anziane.
Oltre all’aspetto tecnico, la camminata giapponese si inserisce in un più ampio contesto culturale orientale, che valorizza la postura corretta, la respirazione consapevole e l’armonia del movimento. Nel Sol Levante, camminare non è solo un’attività fisica, ma un vero e proprio stile di vita che unisce equilibrio, benessere mentale e longevità.
Gli abitanti di Okinawa, una delle cosiddette “Blue Zones” con la più alta aspettativa di vita al mondo, praticano camminate regolari a ritmo lento e costante, combinandole con una dieta equilibrata e un forte senso di comunità. Questo comportamento contribuisce a mantenere alte le performance fisiche e a prevenire molte malattie legate all’invecchiamento. Pratiche affini come lo Shinrin-yoku, ovvero il “bagno nella foresta”, mostrano ulteriori benefici di camminate lente in ambienti naturali, riducendo lo stress e rafforzando il sistema immunitario.