
Quantio bisogna camminare per ridurre rischio di malattie? - fasgionblog.it
Camminare: quanti passi bisogna fare al giorno per ridurre il rischio di mortalità e di malattie gravi? La risposta degli esperti.
Un nuovo studio pubblicato su The Lancet Public Health dall’Università di Sydney, Australia, ha confermato l’importanza di una semplice attività quotidiana come il camminare per migliorare significativamente la salute e ridurre il rischio di mortalità. La ricerca dimostra che raggiungere la soglia di 7mila passi al giorno può quasi dimezzare il rischio di morte e diminuire la probabilità di insorgenza di numerose malattie croniche.
Lo studio sull’importanza di camminare 7mila passi al giorno
Gli studiosi dell’Università di Sydney, la più antica università australiana fondata nel 1850 e rinomata per le sue ricerche scientifiche, hanno analizzato i dati provenienti da una revisione sistematica di 57 studi, di cui 31 meta-analisi, coinvolgendo complessivamente oltre 160mila adulti. Questa vasta indagine rappresenta attualmente la più completa evidenza scientifica sull’impatto del numero di passi giornalieri sulla salute.
Dall’analisi emerge che camminare circa 7mila passi al giorno è associato a una riduzione del rischio di mortalità per tutte le cause del 47%. Oltre a ciò, si registrano diminuzioni significative nel rischio di malattie cardiovascolari (-25%), diabete di tipo 2 (-14%), demenza (-38%), depressione (-22%), cancro (-6%) e cadute (-28%).
Un dato interessante riguarda anche i benefici di un’attività fisica più modesta: già con circa 4mila passi al giorno si osserva un miglioramento della salute rispetto a chi si limita a 2mila passi, considerati livelli molto bassi di movimento quotidiano. Tuttavia, per alcune patologie, come le malattie cardiache, i vantaggi aumentano ancora oltre i 7mila passi, mentre per molte altre condizioni i benefici tendono a stabilizzarsi.

Gli autori dello studio evidenziano come l’attuale obiettivo non ufficiale di 10mila passi al giorno, spesso citato nelle linee guida di attività fisica, possa risultare irraggiungibile per molte persone, soprattutto per chi conduce uno stile di vita sedentario o ha limitazioni fisiche. Pertanto, puntare a 7mila passi quotidiani è un traguardo più accessibile e comunque efficace per produrre miglioramenti sostanziali nella salute generale.
Questa nuova evidenza scientifica potrebbe influenzare le future raccomandazioni in ambito di salute pubblica, incoraggiando un maggior numero di persone a monitorare quotidianamente i propri passi come strumento pratico e semplice per prevenire malattie gravi e migliorare la qualità della vita.
Benefici per la salute oltre il cuore
Diversamente da precedenti ricerche focalizzate principalmente su malattie cardiache o mortalità complessiva, questo studio ha esaminato in modo approfondito gli effetti del camminare su un ampio spettro di condizioni patologiche. L’associazione tra un maggior numero di passi e la riduzione del rischio di demenza e depressione, per esempio, rappresenta un contributo importante per la comprensione degli effetti positivi dell’attività motoria sul benessere mentale.
Gli autori avvertono però che alcuni risultati, in particolare quelli relativi a cancro e demenza, sono basati su un numero limitato di studi, il che implica un livello di certezza ancora basso e la necessità di ulteriori ricerche per confermare tali associazioni. Inoltre, diversi studi presi in considerazione non hanno sempre corretto per fattori confondenti quali l’età o la fragilità fisica, elementi che potrebbero influenzare i risultati.
Nonostante queste limitazioni, i ricercatori sottolineano che i dati raccolti rappresentano un importante passo avanti per definire linee guida più realistiche ed efficaci, in grado di promuovere stili di vita attivi e prevenire un gran numero di malattie.