
Viaggiare da soli non è mai stato così bello - fashionblog.it
Sempre più donne scelgono di partire in solitaria: ecco i Paesi più indicati per un viaggio sicuro, accessibile e pieno di emozioni.
Viaggiare da sola non è più un gesto fuori dagli schemi, ma una scelta consapevole che molte persone fanno per riscoprirsi, riflettere, esplorare con i propri tempi. Secondo un sondaggio di Booking.com, il 66% degli uomini e il 61% delle donne desiderano almeno una volta nella vita fare un viaggio in solitaria. Per le donne, però, la questione sicurezza resta centrale. Ecco perché TimeOut ha selezionato le destinazioni più affidabili per chi viaggia da sola, valutando trasporti, accoglienza, costo della vita e qualità dell’esperienza.
I Paesi migliori per un viaggio da sola: sicurezza, natura e libertà di esplorare
Inghilterra è una delle mete più adatte grazie a una rete di trasporti efficiente e alle sue cittadine immerse nella campagna. Londra può essere frenetica, ma località come il Peak District, il Lake District o le coste della Cornovaglia offrono paesaggi rilassanti e grande libertà di movimento.
Svezia, quarta nella classifica mondiale dei Paesi più felici, è ideale per chi cerca ordine, tranquillità e un’ottima qualità della vita. Da Stoccolma alla Lapponia, spostarsi da sola è semplice, anche grazie alla diffusione dell’inglese e alla disponibilità delle persone. Il Giappone è una certezza per chi vuole viaggiare in totale autonomia. La cultura del rispetto, i servizi pensati per le donne (come vagoni rosa e hotel femminili), la normalità di mangiare da soli al ristorante, rendono il Paese una delle mete migliori per partire in autonomia.
Grecia combina sicurezza, bellezza e accessibilità. Che sia Atene o un’isola del Mar Egeo, ogni tappa è pensata per chi vuole alternare cultura e mare, con il vantaggio di un costo contenuto. Se cerchi natura e zero preoccupazioni, la Nuova Zelanda è perfetta. Sia nei centri urbani che lungo i trekking, il Paese offre accoglienza, strutture sicure e un’ottima reputazione per i viaggiatori solitari. Lo stesso vale per l’Irlanda, dove le città sono vivibili e i sentieri tra le colline regalano paesaggi mozzafiato.

In Vietnam, il turismo in solitaria è ormai comune: zaini in spalla, tuk tuk, bus locali. Non sei mai davvero sola: altri viaggiatori sono ovunque, e con un po’ di inglese si trova sempre qualcuno pronto a darti una mano. Il Portogallo è un Paese semplice, ospitale e pieno di scorci romantici. Da Lisbona a Porto fino all’Algarve, ci si muove facilmente e si incontra gente disponibile ovunque. Il costo della vita è accessibile e la sicurezza nelle grandi città è buona.
Anche la Repubblica Ceca, con Praga in testa, offre un’esperienza perfetta per chi ama girare a piedi e sentirsi al sicuro. Le distanze sono ridotte e l’organizzazione turistica funziona bene. Prezzi bassi e criminalità quasi assente la rendono una scelta saggia. Sorprende ma merita fiducia anche il Guatemala: molti ostelli, itinerari turistici ben definiti e una vivace comunità di viaggiatori rendono questo Paese centroamericano un’opzione stimolante, specialmente per chi vuole vivere un’avventura autentica, ma senza mai sentirsi completamente isolata.
Cosa sapere prima di partire: regole di buon senso per chi viaggia da sola
Anche la meta più sicura può nascondere rischi se non ci si prepara. Viaggiare da sola richiede attenzione, organizzazione e buon senso. Prima di partire, è utile informarsi su usi e consuetudini locali, studiare l’itinerario e prenotare almeno le prime notti in zone centrali e ben collegate.
Condividere il programma con una persona fidata è una precauzione da non saltare. Inviare messaggi regolari con la posizione, magari tramite app di messaggistica, aiuta a mantenere un filo diretto. Non dimenticare una buona assicurazione sanitaria, utile anche solo per spese mediche minime o eventuali disguidi con voli e alloggi.
Evita gli spostamenti notturni in zone periferiche, scegli trasporti affidabili e alloggi recensiti, soprattutto se prenotati tramite piattaforme online. In caso di dubbio, ascolta l’istinto: se un posto o una situazione non ti convince, cambiare programma non è mai una sconfitta.