
Nella libreria hai un tesoro e non lo sai, se vendi questo diventi ricco subito - fashionblog.it
Dalla creazione di un negozio online con Shopify alla scelta delle piattaforme migliori, scopri come vendere libri online nel 2025, anche usati, e farne un’attività sostenibile e redditizia.
Vendere libri online non è un’idea superata. Anzi. In un momento storico in cui i lettori si muovono tra cartaceo e digitale con disinvoltura, l’ecommerce legato ai libri offre spazi reali di crescita, specie per chi sa raccontarsi bene e intercettare un pubblico specifico. Non si tratta solo di creare un sito o caricare prodotti, ma di capire come strutturare un business credibile, anche partendo da pochi volumi usati. E il primo passo, spesso, è scegliere la piattaforma giusta.
Da Shopify ai marketplace: come strutturare il tuo primo negozio online
Partire da Shopify resta una delle opzioni più semplici e dirette per creare una libreria digitale personalizzata. Si può cominciare anche senza magazzino: lavorare sul branding, aprire il sito, attivare i canali social, e raccogliere interesse prima del lancio. I temi disponibili permettono di personalizzare ogni dettaglio, dal colore ai caratteri, e alcuni – come Label o Context – sono ideali per creare ambienti curati e leggibili. Non serve essere sviluppatori. Basta scegliere un layout coerente con la propria idea di libreria: narrativa, vintage, saggistica, scolastica, o anche libri tematici. A tutto questo si può affiancare l’uso dei social: Facebook, ad esempio, consente già la vendita diretta grazie al Marketplace o allo Shop integrato nella pagina.

Se però l’obiettivo è testare l’idea senza rischi, si possono valutare alternative come Libraccio.it, che acquista i libri direttamente, oppure piattaforme più “ibride” come ComproVendoLibri e PickMyBook, che mettono in contatto venditori e acquirenti. Amazon, eBay e IBS offrono opportunità più strutturate ma con procedure un po’ più complesse. Ogni scelta implica vantaggi diversi: più autonomia e margine su un proprio sito, più traffico (ma meno controllo) nei grandi marketplace.
Idee di business e consigli pratici per distinguersi davvero
Vendere libri non significa per forza aprire una libreria generalista. Si può partire da una nicchia precisa: manuali di cucina, testi universitari, editoria LGBTQIA+, fumetti d’autore, prime edizioni o libri fuori catalogo. Oppure creare un’identità forte attorno a un messaggio, come la promozione della lettura inclusiva o sostenibile.
Chi vuole spingersi oltre può abbinare prodotti accessori: segnalibri, borse in tela, candele a tema, illustrazioni. E per chi scrive, anche l’autopubblicazione è un’ipotesi da esplorare.
Un dettaglio tecnico che non si può ignorare è la spedizione: Poste Italiane offre il servizio Pieghi di libri, che consente di spedire volumi a partire da 1,35 € in tutta Italia, con consegna media entro 4 giorni. È un vantaggio competitivo per chi vuole mantenere bassi i costi e garantire un servizio stabile. Il limite di peso arriva a 5 kg, e si possono integrare servizi aggiuntivi come la raccomandata o il contrassegno.
Infine, il marketing. Per emergere, non basta esserci. Serve una strategia chiara: distinguersi dai competitor, usare foto reali e curate (soprattutto per i libri usati), identificare il proprio pubblico con precisione, e raccontare la propria proposta con coerenza. Video, recensioni, descrizioni originali, contenuti su misura: tutto aiuta a costruire fiducia.
Un ecommerce ben costruito è solo il primo passo. È con la cura quotidiana e con una comunicazione mirata che si trasforma in un progetto reale e sostenibile.