
L’attività stagionale delle zanzare in Italia: i periodi critici (www.fashionblog.it)
L’estate si conferma come una delle stagioni più impegnative per i cittadini a causa dell’aumento dell’aggressività delle zanzare.
Il caldo intenso e l’umidità, condizioni climatiche tipiche di questo periodo, favoriscono una proliferazione e una attività particolarmente fastidiosa di questi insetti, con alcune province che risultano maggiormente colpite. Analizziamo quindi le dinamiche del fenomeno e le aree più critiche sul territorio nazionale, fornendo indicazioni utili per contrastare efficacemente il problema.
Le zanzare rappresentano un problema stagionale che dipende fortemente da temperatura e umidità. Il loro ciclo di vita e la riproduzione sono influenzati dalle condizioni climatiche e dalle stagioni, con un processo che si ripete annualmente ma che può subire variazioni anche significative a seconda delle regioni.
- Periodo blu (da novembre a marzo): Durante l’inverno l’attività delle zanzare è quasi nulla. Alcune specie, come la Culex, svernano come adulti, mentre la più temuta zanzara tigre sopravvive in forma di uova resistenti alle basse temperature. È raro imbattersi in zanzare in questa fase, anche se il riscaldamento globale sta portando a sporadiche apparizioni in ambienti domestici.
- Periodo giallo (da marzo a giugno): Con l’arrivo della primavera e il superamento delle temperature medie di 10°C, le zanzare iniziano a riprodursi intensamente. Questo è il momento cruciale della prevenzione: è qui che si possono applicare ovitrappole, larvicidi e zanzariere per limitare la crescita della popolazione. Ogni zanzara tigre femmina può deporre fino a 450 uova nel corso della sua vita, e il ciclo dalla deposizione allo sfarfallamento si accorcia sensibilmente con l’aumento delle temperature.
- Periodo rosso (da giugno a settembre): Questa è la fase più critica dell’anno, caratterizzata da caldo e umidità elevati che rendono le zanzare particolarmente aggressive. Le punture diventano un problema serio, soprattutto per i bambini che trascorrono più tempo all’aperto durante le vacanze estive. In questa fase è fondamentale intensificare la lotta con disinfestazioni mirate, utilizzo di spray, trappole e zanzariere per ambienti interni ed esterni, e mantenere alta l’attenzione su ristagni d’acqua e zone umide che favoriscono la riproduzione. Durante le vacanze estive, inoltre, la mancata manutenzione di giardini e terrazzi spesso agevola la proliferazione degli insetti.
- Periodo verde (da settembre a novembre): Con l’arrivo dell’autunno le zanzare rallentano la loro attività. Le temperature più basse le rendono meno aggressive e più lente. Tuttavia, in alcuni casi, soprattutto nelle regioni più miti, può rendersi necessaria ancora qualche operazione di disinfestazione per contenere gli ultimi focolai.
Le province italiane più colpite: dove le zanzare sono più aggressive
L’estate 2025 ha visto un aumento della presenza di zanzare nelle aree a più alta densità abitativa e in quelle con particolari condizioni ambientali favorevoli. Tra le province più colpite si segnalano:
- Lombardia, in particolare le aree intorno al Lago di Garda e nelle province di Milano e Brescia, dove l’umidità dei laghi e dei corsi d’acqua crea un habitat ideale per la zanzara tigre.
- Veneto, specie nella zona del Delta del Po e nelle province di Verona e Padova, dove la vicinanza a risaie e zone umide contribuisce al proliferare di sciami molto aggressivi.
- Emilia-Romagna, con punte di infestazione nelle province di Ferrara e Ravenna, tra le più colpite dalla presenza di ristagni d’acqua e canali irrigui.
- Lazio, soprattutto nella provincia di Roma, dove la densità abitativa e la presenza di aree verdi urbane favoriscono la diffusione.
- Campania, in particolare nell’area metropolitana di Napoli, dove il caldo intenso e l’umidità elevata stimolano lo sviluppo rapida delle popolazioni di zanzare.
L’attenzione va posta anche alle regioni meridionali e insulari, come Sicilia e Calabria, dove il clima mediterraneo caldo-umido permette una presenza prolungata degli insetti anche in autunno.

La prevenzione rimane la principale arma contro il fastidio e il rischio sanitario legato alle zanzare. Gli esperti consigliano di adottare un approccio integrato che combina:
- Controllo dei ristagni d’acqua: eliminare o trattare con larvicidi i contenitori che raccolgono acqua stagnante, come sottovasi, pozzetti e grondaie.
- Utilizzo di barriere fisiche: installare zanzariere alle finestre e alle porte, anche in ambienti urbani, per ridurre l’ingresso di insetti in casa.
- Impiego di trappole e repellenti: ovitrappole e trappole per zanzare sono efficaci nel monitorare e ridurre le popolazioni adulte.
- Disinfestazioni mirate: in caso di infestazioni importanti, è consigliato intervenire con trattamenti insetticidi specifici per adulti, preferibilmente affidandosi a professionisti.
- Informazione e cultura antizanzara: diffondere conoscenze sui cicli di vita delle zanzare e sui comportamenti da adottare è fondamentale per sensibilizzare la popolazione e garantire una lotta efficace su larga scala.

L’aumento delle temperature medie e la variabilità climatica rendono sempre più necessarie strategie di gestione adattive e tempestive. Non solo l’Italia, ma tutta l’Europa sta assistendo a un’espansione delle aree infestate dalla zanzara tigre, con implicazioni importanti per la salute pubblica, viste le malattie trasmesse da questi vettori, come la chikungunya e il dengue, già registrate in passato nel nostro paese.
Il 2025 conferma quindi la necessità di mantenere alta l’attenzione e di agire con decisione per contenere un fenomeno che ogni anno si fa più impegnativo, sia per il disagio quotidiano che comporta, sia per i rischi sanitari associati.