
L’ISEE: soglie aggiornate e cosa significa superare la soglia considerata alta (www.fashionblog.it)
Quanto si riceve in base al nuovo ISEE per l’Assegno Unico: cambiano infatti le fasce e tutti gli importi. Cosa c’è da sapere.
L’Assegno Unico e Universale continua a rappresentare un pilastro fondamentale nelle politiche di sostegno alle famiglie con figli a carico in Italia. Anche per il 2025, le fasce ISEE e gli importi riconosciuti sono stati aggiornati, con modifiche che interessano direttamente milioni di nuclei familiari.
Questo sistema di aiuti economici è destinato a lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati, disoccupati e inoccupati, con importi differenziati in base alla situazione economica certificata dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
Le nuove fasce ISEE e gli importi dell’Assegno Unico 2025
L’aggiornamento annuale delle soglie ISEE determina l’entità dell’assegno mensile per ciascun figlio, minorenne o maggiorenne entro i 21 anni, a seconda delle condizioni specifiche. Le fasce per il 2025 sono così suddivise:
- ISEE fino a 17.090,61 euro: in questa fascia, viene erogato l’importo massimo di 199,40 euro per ogni figlio minorenne, che rappresenta il sostegno economico più elevato previsto dalla normativa.
- ISEE da 17.090,61 a 45.574,96 euro: l’assegno si riduce progressivamente in base al valore ISEE, con importi decrescenti che variano a scalini, calcolati secondo parametri normativi specifici.
- ISEE superiore a 45.574,96 euro o in assenza di presentazione ISEE: in questo caso l’importo minimo riconosciuto è pari a 57,00 euro per figlio, cifra che viene erogata anche in assenza della dichiarazione, benché per importi maggiori sia obbligatorio presentare l’ISEE aggiornato.
Per i figli maggiorenni fino a 21 anni, l’assegno è riconosciuto solo se ricorrono precise condizioni come l’iscrizione a un corso di studi, tirocinio, ricerca attiva di lavoro o partecipazione al Servizio Civile Universale. Anche in questo caso, le stesse fasce ISEE determinano la misura dell’importo spettante, che però risulta ridotto rispetto a quello per i figli minorenni. Il calcolo dell’Assegno Unico e Universale non si limita alla semplice valutazione della fascia ISEE: esistono infatti diverse maggiorazioni previste per specifiche situazioni familiari:
- Per ogni figlio con disabilità, l’importo può essere aumentato in maniera proporzionale alla gravità della condizione e alla composizione del nucleo familiare.
- Le famiglie con madri under 21 anni o nuclei con più di tre figli possono beneficiare di incrementi aggiuntivi, volti a incentivare la natalità e dare maggiore supporto alle famiglie numerose.
- È prevista una maggiorazione anche in casi in cui entrambi i genitori siano lavoratori, a condizione che vengano soddisfatti determinati requisiti.
Inoltre, il sistema tutela anche casi particolari come nuclei monoparentali, orfani o situazioni di genitori deceduti, che possono accedere a forme di sostegno supplementari.

La domanda per ottenere l’Assegno Unico deve essere inviata tramite i canali ufficiali dell’INPS o attraverso intermediari abilitati come CAF e patronati. Gli importi vengono erogati mensilmente, di norma nella settimana successiva alla presentazione della domanda. È essenziale presentare ogni anno una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata per il calcolo corretto dell’ISEE: la mancata presentazione comporta l’erogazione automatica dell’importo minimo.
Chi presenta la DSU con ritardo, a metà anno o successivamente, riceverà gli importi maggiori solo a partire dal mese successivo alla presentazione; per i mesi precedenti si applicherà il valore minimo. Per le famiglie con ISEE molto basso (fino a 6.000 euro), possono essere attivati anche contributi integrativi come il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), che si aggiunge o si alterna all’Assegno Unico a seconda delle circostanze.
Tenere monitorata la propria posizione ISEE e rivolgersi a servizi di assistenza qualificati è fondamentale per massimizzare il beneficio economico e non perdere eventuali aggiornamenti normativi o opportunità di sostegno previste dalla legge. I siti istituzionali, in particolare quello dell’INPS, forniscono strumenti di simulazione e informazioni aggiornate utili per valutare l’importo spettante e il calendario dei pagamenti.