
Protezione solare: come applicare bene la crema - fashionblog.it
Lo sbaglio da non commettere quando si applica la crema di protezione solare: ecco invece come va messa correttamente.
Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle giornate di esposizione al sole, resta fondamentale fare chiarezza su un tema spesso sottovalutato: l’uso corretto della protezione solare. Quanta crema solare applicare, ogni quanto è necessario riapplicarla e se è indispensabile anche sotto l’ombrellone sono domande che generano ancora molte incertezze nella popolazione. Il dottor Luigi Lembo, dirigente medico in Dermatologia e Venereologia presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma, fornisce indicazioni precise e aggiornata evidenza scientifica per evitare danni cutanei come scottature, macchie e invecchiamento precoce della pelle.
Quanta protezione solare usare? La tecnica del cucchiaino
Secondo il dottor Lembo, per una copertura efficace e sicura non basta applicare una piccola quantità di crema o spray solare. «La quantità corretta è di circa 2 milligrammi per centimetro quadrato di pelle, ovvero circa sei cucchiaini di caffè per l’intero corpo», spiega il medico. Questo metodo, noto come tecnica del cucchiaino, aiuta a distribuire uniformemente la protezione sulle diverse zone della pelle, evitando aree scoperte che possono causare danni. Un errore comune è infatti sottovalutare la quantità, applicandone troppo poca, con il risultato di una protezione insufficiente anche se si sceglie un prodotto con alto SPF.
La protezione solare non è un’applicazione da fare una sola volta al mattino. «È indispensabile riapplicarla almeno ogni due ore», ricorda Lembo, «e sempre dopo il bagno o una sudorazione intensa, anche se il prodotto è resistente all’acqua (“water resistant”)». La persistenza della crema sul corpo diminuisce nel tempo e con l’esposizione all’acqua o al sudore, vanificando l’effetto barriera contro i raggi UV.

Molti sottovalutano anche l’importanza di continuare a usare la crema solare sotto l’ombrellone. «Il filtraggio della luce solare non è totale, i raggi UV possono penetrare e causare danni», sottolinea il dermatologo. Perciò, la protezione è sempre necessaria, anche in condizioni di ombra.
Per le prime esposizioni o per soggetti con pelle chiara, bambini o persone con cicatrici e macchie, il consiglio è di utilizzare un prodotto con SPF 50+. La differenza tra SPF 30 e SPF 50 può sembrare marginale, ma a livello cutaneo è significativa e contribuisce a una migliore difesa. Un mito da sfatare è quello della protezione totale: non esiste infatti una crema solare in grado di garantire uno schermo completo contro i raggi UV.
L’importanza della protezione solare per la salute della pelle
Per quanto riguarda la forma del prodotto, spray, latte o stick, ciò che conta davvero è la quantità applicata e la frequenza d’uso, non il formato in sé. Lo spray è pratico e comodo, ma va spruzzato generosamente; gli stick sono ideali per aree piccole e delicate come il contorno occhi, il naso, le labbra o le cicatrici.
La crema solare non deve essere considerata un optional o un semplice cosmetico, ma uno strumento essenziale di prevenzione contro i danni provocati dal sole. Come sintetizza il dottor Lembo, «la differenza tra una pelle sana e una pelle danneggiata si vede nei gesti quotidiani». Scegliere la protezione giusta, applicarla nella giusta quantità e con costanza rappresenta il miglior investimento per la salute della pelle nel lungo termine.
L’applicazione corretta della protezione solare è quindi un atto d’amore verso sé stessi e la propria salute, indispensabile per prevenire non solo scottature e invecchiamento precoce, ma anche rischi più gravi come i tumori cutanei.