
Cos’è il Bonus ISCRO e a chi si rivolge(www.fashionblog.it)
In Italia cresce il numero di lavoratori autonomi titolari di Partita IVA, con oltre 4 milioni di persone attive nel settore.
Tuttavia, la natura variabile del reddito autonomo espone molti professionisti a instabilità economica, soprattutto in caso di perdita di clienti o cali di fatturato. Per far fronte a queste difficoltà, il governo ha confermato e aggiornato per il 2025 il Bonus ISCRO, un sostegno economico dedicato ai liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS.
Il Bonus ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa) è un ammortizzatore sociale destinato ai titolari di Partita IVA che esercitano attività di lavoro autonomo abituale, iscritti alla Gestione Separata INPS. L’indennità viene concessa quando si verifica un calo significativo del reddito autonomo rispetto agli anni precedenti, offrendo un supporto economico temporaneo per un massimo di sei mesi consecutivi.
La misura è stata istituita inizialmente in via sperimentale per il triennio 2021-2023 dalla Legge di Bilancio 2021 e riconosciuta a regime a partire dal 1° gennaio 2024 con la Legge di Bilancio 2024. Il Bonus ISCRO si configura come una forma di tutela simile alla NASpI per i lavoratori dipendenti, ma specificamente tarata sulle esigenze dei professionisti con Partita IVA.
Requisiti per accedere al Bonus ISCRO 2025
Per poter richiedere il Bonus ISCRO nel 2025 è necessario soddisfare una serie di requisiti stringenti:
- Partita IVA attiva da almeno tre anni per l’attività che ha determinato l’iscrizione alla Gestione Separata INPS;
- iscrizione alla Gestione Separata INPS e regolarità nei versamenti contributivi, comprovata anche mediante verifica DURC Online;
- reddito da lavoro autonomo nell’anno precedente alla domanda inferiore al 70% della media dei redditi dichiarati nei due anni precedenti l’anno di riferimento;
- reddito dell’anno precedente non superiore a 12.000 euro, importo adeguato annualmente in base all’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati;
- assenza di pensioni dirette o altre indennità previdenziali obbligatorie;
- non essere beneficiari dell’Assegno di Inclusione per l’intero periodo di fruizione del bonus;
- autocertificazione dei redditi prodotti, qualora richiesta dall’INPS.
È fondamentale sottolineare che l’iscrizione alla Gestione Separata non avviene automaticamente con l’apertura della Partita IVA, ma deve essere formalizzata dal professionista.

L’importo del Bonus ISCRO non è fisso, ma viene calcolato in base ai redditi autonomi dichiarati nei due anni precedenti all’anno precedente alla presentazione della domanda. La formula adottata è la seguente:
- Si determina la media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati nei due anni precedenti all’anno precedente alla domanda;
- Si divide tale media per due, ottenendo la base semestrale;
- Si calcola il 25% di questa base, che rappresenta l’importo mensile dell’indennità.
L’importo mensile erogato non può essere inferiore a 250 euro né superare gli 800 euro, adeguati annualmente all’inflazione. L’indennità viene corrisposta per un massimo di sei mesi consecutivi, a partire dal giorno successivo all’invio della domanda.
Esempio pratico di calcolo
Un libero professionista nel 2025 dichiara un reddito nel 2023 pari a 7.000 euro, mentre per gli anni 2021 e 2022 ha dichiarato rispettivamente 6.000 e 5.000 euro. La media dei redditi 2021-2022 è quindi 5.500 euro. La base semestrale è 2.750 euro e il 25% di questa base corrisponde a 687,50 euro mensili, importo erogabile per sei mesi.
Il Bonus ISCRO concorre alla formazione del reddito e prevede una ritenuta d’acconto del 20%, fatta eccezione per chi opera in regime forfettario, per cui la ritenuta non si applica. La prestazione non comporta però accredito di contribuzione figurativa.
Come e quando presentare la domanda per il Bonus ISCRO 2025
Le domande per il Bonus ISCRO 2025 possono essere presentate esclusivamente in modalità telematica dal 16 giugno fino al 31 ottobre 2025, tramite il portale ufficiale dell’INPS nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” o attraverso i servizi telematici degli enti di patronato.
Per accedere al servizio è necessario autenticarsi mediante:
- SPID di livello 2 o superiore;
- Carta d’Identità Elettronica (CIE 3.0);
- Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
In alternativa, la domanda può essere inoltrata telefonicamente attraverso il Contact Center integrato INPS, al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuito) o al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento secondo la tariffa del gestore).
L’INPS provvede a verificare i requisiti reddituali e contributivi, collaborando con l’Agenzia delle Entrate per i controlli fiscali. Solo a seguito di queste verifiche il bonus viene erogato sul conto corrente indicato dal beneficiario.