
Bonus mamma lavoratrice: caratteristiche e destinatari(www.fashionblog.it)
Cresce l’attenzione verso le madri lavoratrici con l’introduzione di un nuovo sostegno economico previsto per il 2025.
Si tratta di un bonus da 40 euro mensili, che sarà erogato in un’unica soluzione a dicembre per un totale di 480 euro, destinato a chi ha almeno due figli a carico. La misura, inserita nell’articolo 6 del Decreto-Legge n. 95 del 30 giugno 2025 e convertita nella Legge n. 118 dell’8 agosto 2025, mira a supportare concretamente le famiglie, in particolare le donne impegnate nel mondo del lavoro.
La nuova agevolazione consiste in un integrazione reddituale di 40 euro al mese, esente da qualsiasi tassazione e contributo previdenziale, che sarà corrisposta in un’unica soluzione nel mese di dicembre 2025. Il contributo è rivolto alle lavoratrici con almeno due figli, con un reddito da lavoro inferiore a 40.000 euro annui e con il figlio più piccolo che non abbia compiuto 10 anni.
Diversamente da quanto previsto in passato, quando il bonus si traduceva in una decontribuzione per le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato, ora la misura si estende anche a categorie spesso escluse, quali le lavoratrici con contratto a tempo determinato, le autonome e le professioniste. Per queste ultime, il beneficio si estende fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più giovane, purché il reddito non derivi da rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Il pagamento sarà gestito dall’INPS previa presentazione di una domanda da parte delle interessate, che dovranno rispettare precise modalità e tempistiche ancora da definire in via ufficiale.
Incremento delle risorse e impatto sulle politiche familiari
Il bonus da 40 euro mensili, pari a un totale di 480 euro all’anno, rappresenta un rafforzamento delle politiche di sostegno alla famiglia. Dopo la Legge di Bilancio 2025, che aveva previsto uno stanziamento iniziale di 300 milioni di euro, il Decreto-Legge Omnibus del 30 giugno 2025 ha incrementato le risorse di ulteriori 180 milioni, portando il plafond complessivo a 480 milioni di euro dedicati a questa misura.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha espresso soddisfazione per questa scelta, sottolineando l’importanza di interventi strutturali orientati a sostenere l’occupazione femminile e favorire una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Secondo il ministero, nel medio-lungo periodo, tali misure contribuiscono anche a contrastare il calo demografico e a incentivare la natalità, temi centrali per le politiche sociali italiane.
Allo stesso modo, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha evidenziato che il bonus è un incremento netto rispetto alle precedenti agevolazioni, grazie all’esenzione totale da prelievo previdenziale e contributivo. Ha inoltre annunciato un cambiamento nella modalità di richiesta: se prima la lavoratrice doveva comunicare l’accesso al bonus al datore di lavoro, ora sarà necessario presentare domanda direttamente all’INPS.

Possono accedere al beneficio le lavoratrici che rispettano i seguenti requisiti:
- Reddito da lavoro inferiore a 40.000 euro annui;
- Almeno due figli a carico, con il figlio più piccolo che non abbia superato i 10 anni;
- Lavoratrici dipendenti con contratto a tempo determinato, autonome o professioniste (per le quali il limite è esteso fino a 18 anni del figlio più giovane);
- Esclusione per i rapporti di lavoro domestico;
- Esenzione dal calcolo dell’ISEE per il bonus.
Per le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato e con tre o più figli, continuano a valere gli incentivi previsti dalla Manovra 2025, che resteranno in vigore fino alla fine del 2026.
L’erogazione avverrà in un’unica soluzione a dicembre, previa verifica e approvazione da parte dell’INPS, che dovrà verificare i requisiti richiesti e autorizzare l’accredito.
Il sistema di accesso più snello e diretto, tramite domanda all’INPS, dovrebbe semplificare il processo rispetto al passato, ma sarà fondamentale che le amministrazioni coinvolte forniscano tutte le informazioni e le indicazioni operative necessarie per evitare ritardi e disagi alle beneficiarie.