
Mozzarelle richiamate per rischio chimico (www.fashionblog.it)
Il Ministero della Salute ha diffuso un avviso di richiamo riguardante quattro tipologie di mozzarella per pizza.
La decisione è stata presa a seguito della rilevazione di inquinanti chimici nel latte utilizzato per la produzione di mozzarelle prodotte da Latteria Soligo Sac rendendo tali prodotti non conformi alle normative alimentari vigenti e quindi non idonei al consumo.
I prodotti coinvolti nel richiamo appartengono al lotto di produzione 25080600 con scadenza fissata al 31 agosto 2025. Le quattro tipologie di mozzarella interessate sono:
- Mozzarella per pizza filone, in confezioni da 1 kg;
- Mozzarella per pizza filone cube, in confezioni da 1 kg;
- Mozzarella per pizza julienne, in confezioni da 1,5 kg;
- Mozzarella per pizza cubettata, in confezioni da 2 kg.
L’avviso del Ministero precisa che la presenza di sostanze inquinanti nel latte ha comportato la non idoneità al consumo di tali mozzarelle, utilizzate diffusamente da ristoranti, pizzerie e mense collettive, incluse quelle di RSA, scuole e centri estivi. Si raccomanda pertanto di non consumare i prodotti con il numero di lotto e le date di scadenza indicate e di restituirli al punto vendita presso cui sono stati acquistati.
Impatto e responsabilità del produttore
La ditta Latteria Soligo Sac, nota realtà produttiva veneta con una lunga tradizione casearia, ha sede nello stabilimento di via 1° settembre 32 a Soligo (TV). Fondata nel 1883, l’azienda è riconosciuta per la produzione di formaggi tipici come la Casatella Trevigiana DOP e la Mozzarella STG, prodotti distintivi del territorio e della tradizione locale. Nonostante ciò, l’allerta attuale ha evidenziato una problematica specifica legata alla contaminazione di alcune partite di latte, fonte primaria del prodotto finito.
È stato sottolineato come sia fondamentale un immediato intervento da parte di Latteria Soligo per attivare la catena di distribuzione al fine di comunicare tempestivamente il richiamo anche agli operatori del settore, molti dei quali potrebbero non aver ricevuto l’avviso a causa di barriere linguistiche o di difficoltà nella comunicazione con gestori di origine straniera.

Dal primo gennaio 2025, secondo i dati raccolti da Il Fatto Alimentare, sono stati segnalati complessivamente 173 richiami per un totale di 419 prodotti appartenenti a diverse aziende e marchi. Questo dato evidenzia il costante monitoraggio e la necessità di garantire la sicurezza alimentare ai consumatori italiani, anche nel settore lattiero-caseario.
Il Ministero della Salute, che ha competenze centrali in materia di sicurezza alimentare, igiene e controllo dei prodotti, coordina e vigila sull’intero sistema sanitario nazionale. Attraverso i suoi uffici territoriali e collaborazioni con enti quali l’Istituto Superiore di Sanità e i Carabinieri del NAS, assicura interventi rapidi e mirati per tutelare la salute pubblica.
L’importanza della sicurezza alimentare nel settore lattiero-caseario non può essere sottovalutata, soprattutto considerando che prodotti come le mozzarelle per pizza sono largamente utilizzate non solo nelle cucine domestiche ma anche in ambito professionale e comunitario. La presenza di sostanze inquinanti nel latte rappresenta un rischio chimico che può avere conseguenze significative sulla salute dei consumatori.
L’intervento tempestivo del Ministero e del produttore è dunque essenziale per limitare il potenziale impatto e per garantire la trasparenza nelle informazioni, così da evitare la diffusione e il consumo accidentale di prodotti contaminati.
Il caso di Latteria Soligo richiama l’attenzione sull’importanza di una rigorosa catena di controllo della qualità del latte, materia prima fondamentale per la produzione casearia, in linea con i progetti di qualità e sostenibilità promossi dalla Regione Veneto e dall’Unione Europea.