
Un percorso tra storia e architettura in una delle città più antiche d’Italia -fashionblog.it
Nota per la sua ricchezza storica e culturale, Bologna si presenta come una città dai mille volti, capace di affascinare per la sua storia millenaria e il suo patrimonio architettonico unico.
Tuttavia, tra le sue molte curiosità, si cela una leggenda che rende il Santuario della Madonna di San Luca un luogo misterioso e quasi temuto dalle coppie innamorate. Bologna affonda le sue radici nel IX secolo a.C., quando era abitata dai Villanoviani. Successivamente, con l’arrivo degli Etruschi nel VI secolo a.C., assunse il nome di Felsina, per poi passare sotto il dominio dei Galli Boi e infine essere conquistata dai Romani nel 189 a.C., che la rinominarono Bononia.
La sua posizione strategica ai piedi dell’Appennino e lungo l’antica Via Emilia ha da sempre fatto di Bologna un importante snodo tra nord e sud della penisola. Oggi Bologna si estende su circa 140 km² e conta quasi 400.000 abitanti, rappresentando il cuore pulsante dell’Emilia-Romagna, una delle regioni più floride e produttive d’Italia.
Un percorso tra storia e architettura in una delle città più antiche d’Italia
Una delle caratteristiche architettoniche più riconoscibili della città è l’imponente rete di portici, che si estendono per circa 62 chilometri solo nel centro storico, conferendo a Bologna un primato mondiale e il riconoscimento come Patrimonio UNESCO dal 2021. Accanto a questo, le torri medievali come la Garisenda e l’Asinelli dominano il panorama urbano, mentre le piazze, i palazzi storici e le chiese arricchiscono il tessuto culturale della città.

Situato sulla sommità di un colle a circa 280 metri di altitudine, il Santuario della Beata Vergine di San Luca è uno dei simboli più suggestivi di Bologna. La vista panoramica che si gode dal santuario abbraccia l’intera città e le colline circostanti, offrendo uno scenario di rara bellezza.
Per raggiungere il santuario, i visitatori possono percorrere il portico più lungo del mondo, una passeggiata di quasi quattro chilometri che si snoda tra architetture storiche e paesaggi mozzafiato. In alternativa, è possibile arrivarci comodamente in auto tramite una strada carrabile.
Nonostante l’ambientazione romantica, esiste una tradizione popolare che sconsiglia vivamente alle coppie di innamorati – soprattutto se non sposate – di attraversare insieme il portico fino al santuario. Secondo la leggenda, infatti, chi percorre questo tragitto rischia di vedere la propria relazione finire irrimediabilmente. Questa credenza ha da sempre alimentato un alone di mistero attorno a uno dei luoghi di culto più venerati della città.
Il santuario attuale fu costruito tra il 1674 e il 1765, ma le sue origini sono molto più antiche. Nel corso del XII secolo, un eremo fondato dall’eremita Eutimio ospitava una tavola di cedro con un dipinto della Vergine in stile bizantino antico, ancora oggi conservata all’interno dell’edificio sacro.