
Tutti i Bonus che puoi richiedere se hai avuto figli nel 2025 - Fashionblog.it
Tutti i Bonus che puoi richiedere se hai avuto figli nel 2025: quali documenti preparare e le scadenze per le domande.
L’Italia continua a confrontarsi con un profondo inverno demografico, un fenomeno che coinvolge gran parte dei Paesi occidentali e che vede un calo costante delle nascite. Secondo l’ultimo rapporto “Education at a glance 2025” dell’OCSE, tra il 2013 e il 2023 il numero di bambini tra 0 e 4 anni è diminuito del 25%, con una prevista ulteriore contrazione del 3% tra il 2023 e il 2033.
In risposta a questa emergenza demografica, il governo italiano ha intensificato gli sforzi per sostenere le famiglie, introducendo e ampliando una serie di bonus e agevolazioni dedicati ai genitori, soprattutto per chi ha avuto figli nel 2025.
I principali bonus per chi ha avuto figli nel 2025
Tra le misure più immediate e conosciute c’è il bonus nuovi nati 2025, un sostegno economico di 1.000 euro erogato una tantum alle famiglie che hanno avuto o adottato un bambino nel corso dell’anno. Per accedere a questo beneficio è necessario presentare domanda entro 60 giorni dalla nascita o dall’adozione, e possedere un ISEE minorenni inferiore a 40.000 euro. Le risorse stanziate per il 2025 ammontano a 330 milioni di euro, disponibili fino a esaurimento. Un altro strumento fondamentale è l’Assegno unico universale, un contributo economico che parte dal settimo mese di gravidanza e si estende fino al compimento del 21° anno di età del figlio, senza limiti per i figli disabili.
L’importo varia in base a diversi parametri, tra cui la condizione economica del nucleo familiare, il numero e l’età dei figli. L’assegno può arrivare fino a un massimo di 201 euro mensili per ciascun figlio con un ISEE fino a 17.227,33 euro, mentre si riduce a 57,5 euro per famiglie con ISEE pari o superiore a 45.939,56 euro. Importanti maggiorazioni sono previste per nuclei numerosi o con figli minori di tre anni.
Un ulteriore sostegno è rappresentato dall’assegno di maternità dei Comuni, un contributo erogato dall’INPS su delega degli enti locali, riservato a famiglie con ISEE non superiore a 20.382,90 euro. Nel 2025 l’importo massimo è di 2.037 euro, spalmati in cinque mensilità da 407,40 euro ciascuna. Per ottenerlo, è necessario essere cittadini italiani, comunitari o stranieri con regolare permesso di soggiorno, e il beneficio non è cumulabile con altre prestazioni previdenziali.

Il 2025 ha visto anche l’introduzione del Bonus mamme lavoratrici, rivolto a donne con un reddito annuo da lavoro fino a 40.000 euro e che abbiano almeno due figli con il minore non oltre i 10 anni, o almeno tre figli con il minore sotto i 18 anni. Il bonus ammonta a 40 euro mensili per ogni mese lavorato nell’anno e viene erogato in un’unica soluzione a fine anno. Questo incentivo non concorre alla formazione del reddito ed è esente da imposte e contributi.
Non va dimenticato il Bonus asilo nido, che sostiene le famiglie con figli sotto i tre anni iscritti a un asilo nido pubblico o privato autorizzato, o che non possono frequentarlo per gravi patologie certificate. Dal 1° gennaio 2024, l’importo massimo è di 3.600 euro annui per famiglie con ISEE fino a 40.000 euro, erogati in 11 rate mensili. Per nuclei con redditi superiori, il contributo scende a 1.500 euro. La domanda può essere presentata entro il 31 dicembre 2025 sul portale INPS.
Il congedo parentale continua a rappresentare un pilastro del sostegno alle famiglie. Nel 2025, la misura ha subito un importante potenziamento: l’indennità è stata elevata all’80% della retribuzione per un periodo massimo di tre mesi, rispetto ai due precedenti. Il beneficio può essere usufruito da entrambi i genitori, fino a un totale di 11 mesi complessivi, e può essere fruito in modo continuativo o frazionato. La richiesta deve essere presentata all’INPS, con obbligo di preavviso minimo di cinque giorni al datore di lavoro.