
Cosa c'è nei gel per unghie vietati dall'Unione Europea da quest'anno - Fashionblog.it
Cosa c’è dietro ai gel per unghie banditi dall’Unione Europea da quest’anno: qual è il reale pericolo e cosa si rischia.
L’Unione Europea ha disposto il divieto di un ingrediente largamente impiegato nei gel per unghie, a causa dei suoi potenziali rischi per la salute umana.
A partire dal 1° settembre 2025, il Trimethylbenzoyl diphenylphosphine oxide (TPO) non potrà più essere utilizzato, commercializzato o messo a disposizione sul mercato nei cosmetici, in particolare nei gel e smalti ibridi per unghie.
Il divieto europeo sul Trimethylbenzoyl diphenylphosphine oxide nei cosmetici
Il TPO, noto come fotoiniziatore, è un componente chimico fondamentale per il rapido indurimento e la polimerizzazione sotto luce UV dei prodotti per la manicure in gel. Tuttavia, l’Unione Europea lo ha classificato come sostanza CMR 1B (sostanza cancerogena, mutagena o tossica per la riproduzione), categoria che include agenti potenzialmente dannosi per la fertilità umana. Questa decisione è stata adottata in base a studi che suggeriscono un collegamento tra l’esposizione prolungata al TPO e danni alla fertilità osservati in modelli animali.
Di conseguenza, il TPO è stato inserito nell’Allegato II del Regolamento Europeo sui Cosmetici e nel regolamento CLP (Classificazione, Etichettatura e Imballaggio), che tutela la salute pubblica e l’ambiente identificando le sostanze pericolose. Il divieto coinvolge tutti i 27 Stati membri dell’UE, oltre a Paesi che adottano regolamentazioni analoghe come Norvegia e Svizzera. Per i produttori e distributori europei, è obbligatorio cessare la vendita e la produzione di cosmetici contenenti TPO entro la scadenza fissata.
Anche i centri estetici e saloni di bellezza devono verificare gli ingredienti dei gel UV in loro possesso e smaltire quelli che contengono il composto. L’industria cosmetica europea ha reagito al divieto sottolineando che la decisione è stata presa con un approccio di estrema cautela e che i prodotti attualmente in commercio contenenti TPO non sono stati considerati insicuri. La Cosmetic, Toiletry and Perfumery Association (CTPA), associazione britannica di categoria, ha spiegato che la classificazione si basa su scenari di esposizione molto più elevati rispetto a quelli reali nell’uso quotidiano.

Caroline Rainsford, Direttrice Scientifico della CTPA, ha dichiarato: «Il TPO è stato vietato in base alle sue proprietà potenzialmente pericolose in situazioni di esposizione estrema, ma la quantità utilizzata nei prodotti per unghie è oltre mille volte inferiore rispetto a quella che potrebbe causare effetti negativi sulla fertilità. Inoltre, poiché l’applicazione avviene sulla superficie dell’unghia, l’assorbimento cutaneo è minimo». La dirigente ha inoltre ricordato che tutti i cosmetici immessi sul mercato europeo sono sottoposti a rigorose valutazioni di sicurezza da parte di esperti qualificati, così da garantire la tutela del consumatore.
Mentre l’Unione Europea ha già stabilito il divieto, il Regno Unito seguirà un calendario differente, con un divieto previsto non prima della fine del 2026. Negli Stati Uniti, invece, non è ancora stata emanata una regolamentazione specifica riguardante il TPO. Per gli operatori del settore cosmetico, soprattutto distributori e gestori di saloni, è fondamentale adeguarsi tempestivamente alle nuove normative europee, controllando le formulazioni dei prodotti e concordando con i fornitori l’approvvigionamento di cosmetici privi di TPO.
L’adozione di alternative sicure e conformi alle nuove disposizioni normative sarà cruciale per garantire il proseguimento dell’attività senza rischi per la salute dei consumatori e per mantenere la fiducia nel mercato europeo dei prodotti per la cura delle unghie.