
Come ottenere il BOnus Casa - fashionblog.it
Il Bonus Casa offre fino al 75% di incentivo: ecco la modalità per richiederlo e ottenerlo prima di dare inizio ai lavori.
Il Friuli Venezia Giulia ha lanciato un’importante iniziativa per favorire la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica degli immobili attraverso tre distinti bandi regionali che offrono contributi fino al 75% delle spese sostenute. Con uno stanziamento complessivo di 30 milioni di euro per il 2025, i residenti nella regione hanno tempo fino al 6 ottobre per presentare la domanda di finanziamento, con la possibilità di ottenere i contributi persino prima dell’inizio dei lavori.
Bonus Casa: i tre bandi per la ristrutturazione e l’efficientamento energetico
Il sistema di incentivi varato dal Friuli Venezia Giulia si articola in tre diverse procedure, rivolte a persone fisiche, con finalità e modalità di accesso differenziate:
- Primo bando: destinato a interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia su immobili classificati nelle categorie catastali da A1 ad A7 e A11. Le domande possono essere presentate esclusivamente online dal 25 agosto al 6 ottobre 2025 e coprono fino al 50% delle spese, con un tetto massimo di 60.000 euro per unità immobiliare, fino a un massimo di tre unità per richiedente.
- Secondo bando: rivolto a chi ha già completato interventi di efficientamento energetico su immobili nelle categorie catastali da A1 a A11 e C1 a C3. Le spese ammissibili riguardano serramenti, isolamento dell’involucro edilizio e della copertura. Il contributo copre il 50% della spesa fino a un massimo di 12.000 euro e può essere richiesto a lavori conclusi, purché effettuati e pagati dal 1° gennaio 2025. Le domande sono aperte dal 1° agosto senza termine fissato, ma non saranno finanziate oltre il 31 dicembre 2027.

- Terzo bando: il più innovativo e vantaggioso, consente di ottenere un contributo fino al 75% delle spese prima dell’avvio dei lavori, a condizione che il richiedente abbia un ISEE non superiore a 25.000 euro e un diritto reale sull’immobile (proprietà, usufrutto, uso o abitazione). Gli interventi finanziabili comprendono serramenti, isolamento, impianti solari fotovoltaici di potenza fino a 20 kWp, impianti di accumulo e solari termici. Anche in questo caso, la domanda può essere presentata dal 1° agosto e sarà valida fino al 31 dicembre 2027, termine oltre il quale le domande non finanziate saranno archiviate.
Un elemento distintivo di questi bandi regionali è la possibilità di erogare anticipatamente i contributi, diversamente dai bonus nazionali, e la limitazione territoriale che evita impennate nei costi dei materiali e delle opere.
Bonus fotovoltaico e incentivi 2025: opportunità per le famiglie
Parallelamente ai bandi regionali, nel 2025 si confermano numerosi incentivi statali dedicati all’installazione di impianti fotovoltaici, con un’attenzione particolare al sostegno delle famiglie a basso reddito. Tra questi, spiccano:
- Il Reddito Energetico, misura introdotta nel 2024 che consente a nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro (o 30.000 euro con almeno quattro figli a carico) di usufruire gratuitamente di un impianto fotovoltaico domestico tramite un contributo in conto capitale. Il programma prevede l’installazione di circa 31.000 impianti entro il biennio 2024-2025, con un budget complessivo di 200 milioni di euro. Le domande dovrebbero aprirsi entro il primo semestre del 2025.
- Il tradizionale Bonus Fotovoltaico con detrazione fiscale, che per il 2025 consente una detrazione del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici residenziali (con accumulo incluso) su abitazioni principali, entro un limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Dal 2026 in poi, l’aliquota ordinaria sarà ridotta al 36%.
- Il Superbonus 65% per interventi di riqualificazione energetica, inclusa l’installazione di impianti fotovoltaici come interventi trainati, è valido fino al 31 dicembre 2025. Per usufruirne occorre che l’impianto sia abbinato a interventi trainanti di efficientamento o riduzione del rischio sismico. Il limite massimo di spesa è di 48.000 euro.
- Incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e l’autoconsumo diffuso, che premiano la condivisione di energia prodotta da impianti solari in gruppi di autoconsumo collettivo, con tariffazioni premio e contributi per impianti localizzati in aree specifiche.