
Shein: vestiti e cosmetici sotto accusa. Il rischio di ammalarsi (gravemente) è altissimo -fashionblog.it
La fast fashion di Shein, tra vestiti, scarpe, cappelli e accessori a prezzi estremamente bassi, continua a far discutere per la qualità e sicurezza dei suoi prodotti.
L’ultimo allarme arriva dalla rivista tedesca Öko-Test, che ha sottoposto a rigidi controlli 21 capi di abbigliamento e vari modelli di calzature destinati a diverse fasce d’età, dai neonati agli adulti. I risultati evidenziano una contaminazione diffusa da sostanze chimiche potenzialmente pericolose per la salute, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei prodotti venduti dal colosso cinese.
L’analisi di Öko-Test ha coinvolto abbigliamento per donne, uomini, adolescenti e neonati, oltre a scarpe per ciascuna categoria. La maggior parte dei prodotti è risultata contaminata da sostanze chimiche nocive come antimonio, dimetilformammide, piombo, cadmio, ftalati vietati, naftalene e idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Solo circa un terzo degli articoli ha ottenuto un giudizio di sufficienza, mentre la restante parte non ha superato i test di sicurezza.
Test di laboratorio svela la presenza di sostanze tossiche negli abiti Shein
Nel dettaglio, un abito per neonati ha rilasciato antimonio in una soluzione simulante il sudore, una sostanza che può essere assorbita attraverso la pelle e risulta altamente tossica se entra nel flusso sanguigno. In un capo destinato agli adolescenti è stata rilevata la presenza di dimetilformammide, classificata dall’Unione Europea come potenzialmente dannosa per la fertilità.

Le scarpe si sono rivelate ancora più critiche: due paia di calzature hanno mostrato concentrazioni di sostanze chimiche pericolose superiori ai limiti consentiti dalla normativa europea REACH. Tra queste, il piombo, noto per i suoi effetti neurotossici e danni alla riproduzione, e il cadmio, che può provocare gravi problemi a reni e ossa se assunto in dosi elevate e prolungate.
Un paio di sandali da donna ha evidenziato livelli di ftalati vietati 15 volte superiori ai limiti consentiti. Questi composti, riconosciuti come interferenti endocrini, possono causare danni agli organi riproduttivi, compromettere la fertilità e danneggiare il feto durante la gravidanza. Nel medesimo modello sono stati trovati anche IPA, sostanze cancerogene proibite, in concentrazioni fino a 22 volte superiori ai valori soglia europei.
L’allarme lanciato da Öko-Test sottolinea che l’uso di questi prodotti da parte di donne in gravidanza o bambini è particolarmente rischioso, vista la natura tossica e persistente delle sostanze rilevate.
In merito alle accuse, Shein ha diffuso una nota ufficiale in cui assicura di collaborare con agenzie internazionali di analisi di terze parti, quali Intertek, SGS, BV e TUV, per effettuare controlli regolari di sicurezza chimica. Nel corso dell’ultimo anno sarebbero stati condotti oltre 400.000 test per garantire la conformità dei fornitori agli standard aziendali e alle normative vigenti nei Paesi in cui opera.