
In Italia ora esistono alimenti che contengono la farina di insetti: ecco quali fashionblog.it
Negli ultimi anni, gli insetti sono entrati con crescente interesse anche nel panorama alimentare italiano ed europeo.
Dal 2021, l’Unione Europea ha autorizzato l’immissione in commercio di diverse specie di insetti e loro derivati, riconoscendoli ufficialmente come Novel Food. Questa svolta normativa apre la strada a una nuova fonte proteica, sostenibile e nutrizionalmente valida, già consolidata in molte culture asiatiche. Scopriamo quali sono i prodotti autorizzati, le caratteristiche nutrizionali degli insetti e come sono regolamentati in Italia.
L’Unione Europea ha finora concesso sei autorizzazioni specifiche per la commercializzazione di quattro specie di insetti, che possono essere venduti sia interi sia sotto forma di farine o paste. Ogni autorizzazione riguarda un prodotto specifico e non la specie in generale, poiché la sicurezza alimentare impone rigorosi controlli sulla tecnica di produzione, sul profilo nutrizionale e sui rischi sanitari.
In Italia ora esistono alimenti che contengono la farina di insetti: ecco quali
Le specie approvate includono:
- Verme giallo della farina (Tenebrio molitor), disponibile essiccato, congelato o in polvere, commercializzato da aziende come Agronutris e Protix;
- Locusta migratoria, in polvere congelata, commercializzata da Protix;
- Grillo domestico (Acheta domesticus), disponibile in varie forme – intero congelato, essiccato, macinato o parzialmente sgrassato in polvere – distribuito da Protix e Cricket One;
- Larve del verme della farina minore (Alphitobius diaperinus), offerte in forma intera congelata, essiccata, in pasta o in polvere da Ynsect.

Dal punto di vista nutrizionale, gli insetti rappresentano una fonte proteica di alta qualità, con un contenuto medio di proteine che si aggira intorno al 60% per peso, variabile in base alla specie e al tipo di lavorazione. Le farine di insetti, in particolare, possono raggiungere un contenuto proteico fino al 75%, come nel caso della farina di grillo.
Gli insetti sono anche ricchi di acidi grassi essenziali, quali acido palmitico, linoleico e oleico, vitamine (soprattutto A, B12, ed E) e minerali importanti come calcio, magnesio, fosforo e potassio. Per migliorare ulteriormente il profilo nutrizionale, alcune farine, come quella di grillo parzialmente sgrassata, subiscono un processo che riduce la quantità di grassi, aumentando così la concentrazione proteica.
Va però sottolineato che la stima proteica deve tenere conto della presenza di chitina, un polisaccaride dell’esoscheletro degli insetti contenente azoto, che può falsare i calcoli basati sulla misurazione dell’azoto. Anche eliminando il contributo della chitina, i valori proteici rimangono comunque elevati, con 53,7 g di proteine per 100 g di grilli congelati e 64,2 g per 100 g di farina di grillo, quantità che coprono ampiamente il fabbisogno giornaliero raccomandato dagli LARN, fissato tra i 50 e 60 g per un adulto sano.