
Il primo sintomo del tumore al seno: il nodulo mammario (www.fashionblog.it)
Nel campo della prevenzione e cura del tumore al seno, la conoscenza dei primi segnali è fondamentale per una diagnosi precoce.
Tra le figure più autorevoli in Italia spicca il Prof. Massimo Vergine, chirurgo senologo e direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia della Mammella presso il Policlinico Umberto I di Roma, uno dei maggiori centri ospedalieri e universitari italiani. Il suo contributo clinico e umano è oggi un punto di riferimento per tutte le donne che affrontano questa malattia.
Secondo le più recenti evidenze cliniche, il primo sintomo più comune del tumore al seno è la comparsa di un nodulo solido, duro e generalmente indolore all’interno della ghiandola mammaria o nella zona ascellare. Questo nodulo può essere percepito durante l’autopalpazione, un esame semplice ma indispensabile che ogni donna dovrebbe eseguire regolarmente, preferibilmente pochi giorni dopo la fine del ciclo mestruale.
Le caratteristiche tipiche di un nodulo sospetto sono:
– Consistenza dura e irregolare
– Immobilità al tatto, non si sposta facilmente sotto le dita
– Assenza di dolore nella maggioranza dei casi
– Nessuna variazione legata al ciclo mestruale
È importante sottolineare che non tutti i noduli indicano un tumore maligno: la maggior parte è di natura benigna, come fibroadenomi o cisti, ma ogni nuova massa deve essere valutata tempestivamente da uno specialista.
Altri segnali precoci e quando rivolgersi allo specialista
Oltre al nodulo, esistono altri segnali precoci che non vanno mai sottovalutati, tra cui:
– Alterazioni della pelle del seno, come arrossamenti, ispessimenti o un aspetto a “buccia d’arancia”
– Retrazione o introflessione del capezzolo
– Secrezioni anomale dal capezzolo, soprattutto se ematiche o sierose
– Cambiamenti evidenti nella forma o dimensione del seno
– Presenza di linfonodi ingrossati sotto l’ascella
Il dolore al seno, noto come mastalgia, non è solitamente un segno precoce di tumore e spesso è associato a cause benigne o a variazioni ormonali. Tuttavia, se il dolore è persistente, localizzato e accompagnato da altri cambiamenti, è fondamentale consultare il medico.
Il Prof. Vergine raccomanda di rivolgersi immediatamente a un medico o a un chirurgo senologo qualora si notino queste alterazioni per eseguire esami strumentali come ecografia o mammografia, strumenti essenziali per una diagnosi certa.

Il Policlinico Umberto I di Roma, ospedale universitario e centro di eccellenza, ospita una Breast Unit, una struttura integrata che garantisce un percorso diagnostico-terapeutico completo per le pazienti con tumore al seno. La Breast Unit rappresenta oggi lo standard internazionale di cura, assicurando un trattamento personalizzato e multidisciplinare.
Il team multidisciplinare è composto da chirurghi senologi, chirurghi plastici, radiologi, radioterapisti, genetisti, psicologi e personale infermieristico specializzato. Questi professionisti si riuniscono settimanalmente per discutere i singoli casi clinici e definire il percorso terapeutico più adeguato, garantendo un equilibrio tra efficacia oncologica e risultati estetici.
Il Prof. Massimo Vergine, con oltre trent’anni di esperienza nel campo della chirurgia oncologica della mammella, è un punto di riferimento per la comunità medica e per le pazienti. La sua attenzione si concentra non solo sull’aspetto tecnico dell’intervento, ma soprattutto sull’umanizzazione delle cure, riconoscendo che il processo di guarigione coinvolge anche il sostegno emotivo.
Una delle innovazioni maggiormente adottate dal Prof. Vergine è la mastectomia con risparmio di cute e capezzolo, particolarmente indicata per le donne con predisposizione genetica (mutazioni BRCA1 e BRCA2), che riduce significativamente il rischio di sviluppare un tumore bilaterale.
Prevenzione e controlli periodici: un impegno costante
La prevenzione rimane la strategia più efficace per combattere il tumore al seno. L’autopalpazione mensile, i controlli specialistici regolari e gli esami strumentali come mammografia ed ecografia sono strumenti indispensabili, soprattutto per le donne con fattori di rischio elevati quali:
– Età superiore ai 50 anni
– Familiarità con tumori mammari o mutazioni genetiche
– Esposizione prolungata agli estrogeni
– Stile di vita sedentario, obesità e consumo eccessivo di alcol
Il Policlinico Umberto I, oltre ad essere un centro di riferimento per la chirurgia oncologica, rappresenta anche un polo di formazione e ricerca, impegnato nella diffusione della cultura della prevenzione e nella promozione di campagne di sensibilizzazione.